31 maggio 2009


Istigate dalla direttrice di redazione di Madame Figaro, Anne-Florence Schmitt, tredici attrici francesi di grido - Nathalie Baye, Emmanuelle Béart, Rachida Brakni, Isabelle Carré, Cécile Cassel, Emma de Caunes, Clotilde Courau, Léa Drucker, Mélanie Laurent, Virginie Ledoyen, Valérie Lemercier, Joana Preiss e Sylvie Testud - reinterpretano celebri canzoni d'amore già di Alain Bashung, Rita Mitsouko, Alain Chamfort, Polyester e Sylvie Vartan nell'album Madame Aime: producono Bertrand Burgalat e Philippe Uminski. Très charmant!

28 maggio 2009


Esce soltanto in Giappone - dove Christian Vander e Magma sono impegnati per una settimana di concerti fino a fine mese - Live in Tokyo, doppio cd tratto da due diversi concerti del 2005: il primo disco è interamente occupato da Kontarkosz Anteria, l'altro propone tre classici - Hamtaahk, Wurdah Itah e Mekanik Destruktiw Kommandoh - interpretati dalla formazione prevalentemente vocale del gruppo, Les Voix de Magma (con Christian e Stella Vander c'erano allora Emmanuel Borghi, Isabelle Feuillebois, Antoine Paganotti e Himiko Paganotti).

This album, which is only released in Japan and which will not be released in any other version, documents two different shows from their 2005 Japanese tour. The first disc is the complete Kontarkosz Anteria (K.A.) which is by the long lived and fantastic line-up of Magma that existed during the 00s (Christian Vander, Stella Vander, James Mac Gaw, Emmanuel Borghi, Frederic d'Oelsnitz, Philippe Bussonnet, Isabelle Feuillebois, Antoine Paganotti, Himiko Paganotti) and has since broken up with a mostly new line-up taking their place. A great piece and a great performance. The second disc is potentially even more interesting, as it presents Les Voix de Magma performing Theusz Hamtaahk, Wurdah Itah and M.D.K.

27 maggio 2009


Trasmesso ufficialmente un paio di volte, poi circolato a lungo tra gli appassionati in modo non sempre completo e nei formati più disparati, sta ora per vedere la luce su cd il lavoro che Robert Wyatt produsse, sperimentalmente e in solitudine, negli studi radiofonici di Rai Radio 3 ventotto anni fa, dal 16 al 20 febbraio 1981. Il programma, di Pasquale Santoli, si chiamava 'Un certo discorso': "Rimasi davvero impressionato da quel programma. Non riesco a immaginare una trasmissione del genere in Inghilterra o negli Stati Uniti. Trovo che l'idea di coinvolgere un musicista per una settimana, mostrando come lavora, fosse ottima. Sembra che le idee politiche nascano e muoiano senza lasciare traccia ma mi pare che certe teorie sulla democratizzazione dei mezzi di comunicazione di massa avessero guadagnato un po' di terreno qui da voi, anche se so bene che adesso quasi tutte le radio e televisioni italiane sono proprietà di una sola persona, con tutto quello che comporta. In Inghilterra, non sarebbe possibile neppure l'idea di un programma come quello: non ci se l'immagina neanche." (Wyatt, nell'intervista ad Achilli, Borella e Chang pubblicata in Musiche 17, primavera 1996, e ora in http://tinyurl.com/gv7r9)

Per il cd ha scelto il titolo lo stesso Wyatt: Radio Experiment Rome, February 1981. Lo produce Pino Saulo, per 'Tracce', Rai Trade.

http://tinyurl.com/qquuum
http://tinyurl.com/gv7r9

26 maggio 2009


Pochi giorni fa è scomparso all'età di sessantotto anni Uli Trepte, musicista molto attivo e conosciuto nella scena del rock alternativo tedesco degli anni sessanta e settanta soprattutto per aver militato nei gruppi Guru Guru - di cui fu il fondatore, nel 1968, con Mani Neumeier - Neu! e Faust. I suoi esordi furono in ambito free-jazz, come contrabbassista nel trio con Irene Schweizer e talvolta a fianco di Yusef Lateef, Gato Barbieri, John McLaughlin e Mal Waldron; a metà anni settanta, dopo la dipartita di John Greaves, Trepte suonò brevemente anche con Henry Cow - a lui, e a Robert Wyatt, il gruppo inglese aveva in precedenza dedicato l'album Unrest - prima di occuparsi a tempo pieno di un progetto in proprio, Spacebox. Con amici e colleghi di quell'epoca - soprattutto Geoff Leigh (Henry Cow), Chris Karrer (Amon Düül), Edgar Hofmann (Embryo) - continuò a collaborare fino agli anni più recenti, alternando sedute collettive in studio e lavoro solista dal vivo (Bass+Lyrik).
Biografia e discografia sono in http://www.ulitrepte.de; brani video di Guru Guru si trovano facilmente su YouTube, mentre altri ricordi di Trepte affiorano dai libretti contenuti nei box di Faust, The Wümme Years 1970-73 ed Henry Cow, 40th Anniversary Box.

http://www.ulitrepte.de
http://mondobongos.tripod.com/zonkmachine/index.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Uli_Trepte

25 maggio 2009


Shelley Hirsch torna in Italia come interprete solista in Folding Space - Modette & Other Songs, nuovo lavoro orchestrale di Lawrence D. "Butch" Morris presentato nei prossimi giorni a Lugo (Ra) (30 maggio, ore 21, Teatro Rossini) e Modena (31 maggio, ore 21, Teatro Comunale Luciano Pavarotti).

23 maggio 2009


Ikue Mori, curatrice della ventitreesima edizione del festival Unlimited a Wels, Austria dal 6 all'8 novembre 2009, comunica una prima bozza del programma:

Nov. 6
Spunk [Maja Ratkje, Hild Sofie Tafjord, Kristin Andersen, Lene Grenager]
Speak Easy [Phil Minton, Thomas Lehn, Ute Wassermann, Martin Blume]
Cobra [Ikue Mori, Zeena Parkins, Shayna Dunkelman, Sylvie Courvoisier, Okkyung Lee,
Maja Ratkje, Kazuhisa Uchihashi, Fred Frith, David Watson, Chris Cutler, Mark Nauseef, Noid Haberl]
Ktl [Peter Rehberg, Stephen O'malley]

Nov. 7
Pamelia Kurstin
Phil Minton & Dieb13
Agra Dharma [Koichi Makigami, Sylvie Courvoisier, Ikue Mori]
Trio Lotte Anker, Okkyung Lee, Lindha Kallerdahl
Phantom Orchard Orchestra [Ikue Mori & Zeena Parkins with Sara Parkins, Maggie Parkins, Shayna Dunkelman, Maja Ratkje, Hild Sofie Tafjord]
Fred Frith & Chris Cutler

Nov. 8
Ikue Mori with Mark Nauseef, Makigami Koichi, Kazuhisa Uchihashi
Zeena Parkins Special
Trio Lotte Anker, Sylvie Courvoisier, Mark Nauseef
Peter Evans & Okkyung Lee
Trio David Watson, Lee Ranaldo, Tony Buck
The Ex [Terrie Hessels, Andy Moor, Katherina Bornefeld, Arnold De Boer]

Informazioni:

22 maggio 2009


Louis Philippe è stato ospite martedì scorso del programma radiofonico The Curve Ball, per l'emittente 101.8 WCR FM di Wolverhampton, nel Regno Unito. Due ore di amabile conversazione con il conduttore, Chris Ball, e una nutrita lista di ascolti dalle produzioni di amici e collaboratori, oltre ad anticipazioni circa l'imminente lavoro con gli svedesi Testbild! e qualche inedito realizzato a quattro mani con Sean o'Hagan.

La puntata si riascolta in .mp3 in:

19 maggio 2009


Mike Dutton recupera per Vocalion i due album di Turning Point, quintetto britannico brevemente attivo nella seconda metà degli anni settanta e guidato da Jeff Clyne e Pepi Lemer lungo traiettorie jazz-rock in buona parte battute anche da Nucleus e Isotope.

Turning Point was one of the finest British jazz-rock ensembles of the mid-late 1970s, co-founded by leading British bassist Jeff Clyne and vocalist Pepi Lemer. Jeff has an extremely distinguished pedigree in the world of jazz, having played in groups led by Stan Tracey, Tubby Hayes and Dudley Moore, and on film scores by greats such as Roy Budd (1972’s ‘Fear is the Key’ being a fine example). Having started out as an acoustic bassist, in the late 1960s/early ’70s Jeff switched over to bass guitar (although not exclusively) and began exploring the possibilities offered by the jazz-rock genre. Following stints in jazz-rock outfits including trumpeter Ian Carr’s Nucleus and guitarist Gary Boyle’s Isotope, in 1976 he formed the five-piece Turning Point with Pepi Lemer, the line-up featuring keyboardist Brian Miller, who had played alongside Jeff in Isotope. Turning Point cut their first album, ‘Creatures of the Night’, in 1977 for the Gull label, followed the next year by ‘Silent Promise’, and Vocalion is proud to present them here on CD for the first time. Both are shining examples of just how exciting and creative jazz-rock could be in the hands of musicians such as those who made up Turning Point. Among the many highlights throughout these albums are the futuristic grooves of Rain Dance, Mirror Mirror, Queen of the White E, Princess Aura and Green Tranquillity, all of which feature the inspired improvisation and musicianship of Jeff and Pepi, Brian Miller, David Tidball (saxes) and Paul Robinson (drums). Remastered from the original analogue stereo tapes.

http://tinyurl.com/orxzzd

17 maggio 2009


Christian Vander ha dato un concerto in solitudine - il primo della sua lunga carriera, con versioni di brani di Magma e Offering per voce e pianoforte - tre sere fa a Eysines, presso Bordeaux. Una parziale ripresa video dell'eccezionale evento, ambientato in chiesa al lume di grossi ceri lampeggianti, si vede qui. Per l'occasione l'etichetta Seventh Records ha provveduto a ripubblicare, in versione rimasterizzata e con confezione digipack, l'album solista di Vander del 1988, To Love.

In May 2009, for the first time ever, Christian Vander will perform alone on stage in France and Japan. Seventh Records takes this opportunity to reissue the album "To Love", which has been remastered, in a digipack sleeve.
For some people, Vander’s name is always and uniquely associated with Magma. The drummer’s musical journey has lead him from the craziest impulses to the search for purity, for the essence of music as it springs out, reverential, bare, recorded at its moment of creation. (Jazz Hot)
With "To Love", you discover the roots of Magma and of all its musical adventures. After all these years, there can be no further doubt about the sincerity and the authentic genius of this self-taught musician, who emerges quite alone from a widespread musical nothingness. An uncompromising, arid album, a music of monastic purity which, as it were in front of our faces, succeeds in reproducing that unique sensation that is the birth of an oeuvre. (Rock & Folk)

16 maggio 2009


Si rinnova a Bourgoin-Jallieu (Francia) dal 18 al 21 maggio prossimi "L'école de Canterbury aux Abbatoirs", appuntamento con musicisti e musiche in qualche modo associati alla cosiddetta 'scuola di Canterbury'. Centrale nel programma di quest'anno la presenza di John Greaves, nei concerti Greaves/Verlaine, Dondestan-The Wyatt Project, e nel trio con Peter Blegvad e Chris Cutler esteso, come già avvenne nel 2002 a Ferrara per Aterforum, a Karen Mantler.
Introduce all'evento la puntata di domani sera di Prospettive musicali, con Alessandro Achilli in studio.

Deuxième édition d’une semaine dédiée au courant musical des année 70 qui vu naître des groupes comme Soft Machine, National Health, Gong… L’année dernière nous accueillions Canterbury Legend et Kew.Rhone… Cette année nous retrouvons avec plaisir John Greaves, Peter Blegvad, Jeff Morin et les autres dans différentes formations avec un Hommage à Robert Wyatt. Et pour vous faire découvrir cet univers mêlant le jazz et un rock progressif subtil et subversif, nous accueillons en résidence Karen Mantler (la fille de Carla Bley) et Chris Cutler. Autant de musiciens d’expériences qui vous livrerons une série de concert exceptionnels. Et pour continuer dans la découverte les régionaux de Angil & the Hiddentracks seront présent.

15 maggio 2009


Cinque nuove uscite per Cuneiform, tutte di grande interesse: Positive Catastrophe 'Garabatos Vol. 1', Upsilon Acrux 'Radian Futura', Led Bib 'Sensible Shoes', Miriodor 'Avanti!', e una nuova eccellente raccolta di riscritture zappiane per big band firmate da Ed Palermo, 'Eddy Loves Frank'.
Presso il sito dell'etichetta si trovano informazioni, immagini, collegamenti, estratti audio e calendario dei concerti di ciascun gruppo: http://www.cuneiformrecords.com

13 maggio 2009


Si svolge dal 21 al 24 maggio prossimi l'edizione 2009 del festival Uncool a Poschiavo (Canton Grigioni, Svizzera): alla rassegna, curata da Cornelia Müller e intitolata quest'anno Music of the Cosmos, partecipano l'affezionato Marshall Allen, Olaf Rupp, Axel Dörner, Hugh Metcalfe, Paul Hession, Rudi Mahall, il quartetto Eco d'alberi (Edoardo Marraffa, Alberto Braida, Antonio Borghini, Fabrizio Spera) e molti molti altri.
Informazioni:
http://www.uncool.ch

12 maggio 2009


Nuovi album per ReR sono in catalogo nell'aggiornamento di maggio 2009, pubblicato nel sito dell'etichetta in http://tinyurl.com/9d743: 'Messiaen et autour de Messiaen, for ondes Martenot and piano' per Nadia Ratimandresy e Matteo Ramon Arevalos, 'Sift' per Blast nella versione quartetto (Bruinsma, Crijns, Conca e Spera) e 'The Fatal Duckpond', secondo capitolo per Vril (Chris Cutler, Bob Drake, Lukas Simonis e ora anche Pierre Omer) presentato - con trasparente bugia, come già la copertina finto-Deutsche Grammophon del precedente - quale vincitore quest'anno della miglior colonna sonora ad un concorso di cinema ad Ulm.


09 maggio 2009


Dopo i concerti della scorsa settimana in Svizzera per presentare Allsorts - nuovo album-portfolio che attinge a quasi vent'anni di registrazioni del duo, tutte pressoché inedite - Mike e Kate Westbrook preparano il concerto del prossimo 14 maggio a Londra, in St. Paul’s Church, un'ennesima ripresa di Glad Day in versione corale stavolta dedicata alla memoria di Adrian Mitchell, venuto a mancare lo scorso dicembre: è alla sua rilettura blakeiana - Tyger, nel 1971 - che si debbono le origini del capolavoro di Westbrook. Un vibrante ritratto dell'amico - "One of the leading lights of my generation has gone out; it’s going to be darker place without him", scrive Mike - è nell'ultimo numero del notiziario Smith's Academy Informer, in http://www.westbrookjazz.co.uk/sai/sai.shtml.

http://www.westbrookjazz.co.uk
http://www.westbrookjazz.co.uk/allsorts/index.html

08 maggio 2009


Cheer-Accident, trio prog-rock di Chicago con un bell'album per Cuneiform, Fear Draws Misfortune, realizzato in formazione estesa e diversi ospiti, è in Italia per quattro concerti la prossima settimana: 12 maggio: Massa, TagoMago; 13 maggio: Roma, Sinister Noise Club; 14 maggio: Firenze, Ex Fila Connessioni Metropolitane; 15 maggio: Milano Segrate, Baraonda.

06 maggio 2009


Da domani e fino al 9 maggio il festival Futuro Presente a Rovereto (TN) affronta i linguaggi del cinema e invita Peter Greenaway, Michael Nyman, Giovanni Sollima, Quintetto Architorti tra gli altri per un fitto programma di concerti, proiezioni, esposizioni, incontri con studiosi, esperti e registi. Programma completo in http://tinyurl.com/co2snu

05 maggio 2009


Benedic Lamdin e Riaan Vosloo incontrano Keith e Julie Tippett - l'aggancio è forse una copia in vinile di Septober Energy recuperata alla polvere da Lamdin, e la partecipazione di Vosloo a un seminario con i Tippett - per un ottimo album di canzoni e strumentali jazz di accento moderno e con forti tinte soul e blues: ‘Nostalgia 77 Sessions featuring Keith & Julie Tippett’, cui partecipano tra gli altri anche Gary Boyle e Fulvio Sigurtà, è per l'etichetta Tru Thoughts.
Nel frattempo, grazie ad Ogun rivede la luce su cd 'A Loose Kite In A Gentle Wind Floating With Only My Will For An Anchor', uno splendido album del 1986 del settetto di Keith Tippett con Larry Stabbins, Elton Dean, Mark Charig, Nick Evans, Paul Rogers e Tony Levin.

While continuing to perform and compose - Keith and Julie have just performed as 'Couple in Spirit' at Stroud International Textile Festival, and recent commissions include among others a work by Keith for the BBC Singers - they're both committed to sharing their passion and experience with an emerging generation of musicians through educational projects; it was on one such teaching initiative that Riaan Vosloo found himself working with Keith and the seed that grew into the ‘Nostalgia 77 Sessions…’ project was sown. The album finds the common ground between these four exceptional musicians; it is a heady mixture of more traditional song arrangements and the free improvisational work which has been at the core of the Tippetts’ music for all these years.
This album with the Tippetts is set to be the first in an ongoing of series of ‘Nostalgia 77 Sessions…’ collaborations with inspirational and experienced artists.

Great work from an overlooked period of Keith Tippett's career - a mid 80s stretch when he was working with a great lineup of players. The performance features some especially great saxophone work from Larry Stabbins on tenor and soprano, and Elton Dean on saxello and a bit of alto - two wonderful musicians whose reed lines bring an even more evocative sound to Tippett's music than usual - blown with plenty of stretched-out soul in the expanded live setting of the album. Keith's piano has plenty of offbeat, modern tones - nicely offset to the saxes - and other players include Mark Charig on cornet and tenor horn, Nick Evans on trombone, Paul Rogers on double bass, and Tony Levin on drums and percussion. Given that Tippett and Stabbins were both working with crossover jazz groups like Working Week and Weekend around the same time, the performance is a real revelation - and a reminder that all players were still at the top of their game! Most of the set features the long track "A Loose Kite In A Gentle Wind Floating With Only My Will For An Anchor" - and the other track is titled "Dedicated To Mingus".

04 maggio 2009


25 o'Clock e Psonic Psunspot sono gli album 'psichedelici' che nel 1985 e 1987 Dave Gregory, Colin Moulding e Andy Partridge - con l'aiuto del fratello di Dave, Ian Gregory, qui E.I.E.I. Owen - pubblicarono per Virgin Records con pseudonimo The Dukes Of Stratosphear e firmandosi Lord Cornelius Plum, The Red Curtain e Sir John Johns: due capolavori di stile e sapientissima ironia che oggi rivedono la luce per l'etichetta di Partridge, Ape House, in nuovo e scintillante formato con dovizia di brani aggiuntivi, testi, foto e vere identità infine rivelate. Delucidazioni, aneddoti e ricordi affiorano ulteriormente nelle conversazioni con il produttore di allora, John Leckie (o meglio, Swami Anand Nagara), riportate in www.ape.uk.net/news/news_main.php

Da sentire è anche una recente intervista ad Andy Partridge in
http://tinyurl.com/dfeaur mentre in www.myspace.com/bandcouver due estesi speciali radiofonici, ora in forma di podcast, festeggiano l'imminente ripubblicazione dell'intero catalogo XTC, nuovamente per Virgin.

03 maggio 2009


Syd and George e Serinette Exotique, due lavori di Jon Rose prodotti per la radio nel 2007 e trasmessi a suo tempo da Deutschland Radio Kultur, si possono ritrovare e scaricare in .mp3 presso UbuWeb: http://www.ubu.com/sound/rose.html

Il mese scorso Rose è tornato per due settimane allo Steim di Amsterdam - luogo in cui in passato ha lavorato a lungo all'ideazione e allo sviluppo di dispositivi elettronici collegati a violino e archetto e a vari tipi di performance musicale - tenendo dimostrazioni e concerti con Kato Hideki, Cor Fuhler, Barry Threw e Richard Barrett. Recensione e immagini sono in
http://www.steim.org

http://www.ubu.com/sound/rose.html
http://www.steim.org
http://www.jonroseweb.com

02 maggio 2009


Maggio mette un nuovo fiore all'albero rigoglioso di Reel Recordings: è Split the Difference, cronaca del debutto in concerto nel 1972 del 'supergruppo' Splinters, buon esempio di dialogo intergenerazionale tra protagonisti di diversa estrazione del free britannico.

Scrive Mike King: "Reel Recordings is honoured to present legendary British saxophonist Trevor Watts with his recording of the all-star collective Splinters. Assembled by drummers John Stevens and Phil Seamen in 1972, Splinters united tenor giant Tubby Hayes, altoist Trevor Watts, trumpeter Kenny Wheeler, pianist Stan Tracey, bassist Jeff Clyne with Stevens and Seamen’ volcanic polyrhythm. Theirs is spontaneous music making summoning each special musical personality to speak boldly and clearly in the spirit the great American tradition of Modern Jazz. “Split the Difference” is a carefully remastered concert recording of Splinters public debut at London’s 100 Club and is destined for historical celebration, internationally.
Reel Recordings has remastered two extended sets which comprise this full length compact disc, including intimate concert photos by Jak Kilby and personal reflections from Trevor Watts. After a thirty-seven year wait, Splinters' “Split the Difference” is released in a distinguished digipak edition in May 2009."

Storia del gruppo e alcune riflessioni di Trevor Watts, geloso custode dei nastri fino all'odierna pubblicazione su cd, sono riassunte in http://tinyurl.com/cu4tza

01 maggio 2009


Di sé scrive in apertura del proprio sito web: "I am a composer and also an improviser specialising in clarinets and lap steel guitar. After studying anthropology I taught myself music by being in bands. When I compose I write for sounds and then for instruments. I try to make something that is adequately eventful for our crazy time. I think I am writing for our time and the listeners who must authentically inhabit it. Real music happens when ideas are outrun by events." Tim Hodgkinson, musicista, improvvisatore, interprete e compositore tra i più acuti, inquieti ed autocoscienti del nostro tempo, oggi compie sessant'anni. Mille auguri, Tim!