30 settembre 2022

Termina con Jonathan Coe il primo round di interviste di First Last Anything, la nuova magnifica serie ideata per il web da Justin Lewis dopo le impareggiabili When Is Births e When Was Things. Sedici appuntamenti, uno ogni domenica a partire dallo scorso fine maggio, per parlare e discutere (anche) di musica, ora in archivio su Squarespace in attesa di riprendere nel 2023: "A series of conversations about music with people who make music, think about music, or simply love music. Or a combination of them."

29 settembre 2022

 

Sorride un poco all'idea di aver già raggiunto il culmine della carriera - il prossimo album dei Pere Ubu potrebbe comunque andarci vicino, dice - ma sotto sotto David Thomas è soddisfatto di quanto scrive (e in parte sottintende) Erin Margaret Day nell'analisi discografica consegnata a Bandcamp intitolata The Cup, the Dream, and the Tin Can: 50 Years of Music from David Thomas. Così come torna a dirsi estremamente soddisfatto del concerto con i two pale boys da noi a Schio (Vi) nel 2004, anche alla luce dei commenti e delle richieste ottenute dopo la sua recente pubblicazione come I'm Alive! appunto su Bandcamp: "It is, of course, a pleasure to have a 'Lifetime Achievement' article published that has obviously been highly considered by Erin. The bigger question remains - have I achieved what I wanted to in this lifetime? Maybe the new album inches to near completion. Maybe it is completion. Maybe, if that is the case, now is the time to hang up my hat and say 'job done'. But I'd soon be reaching for that hat again. What else am I gonna do?"

https://lifetime-achievement/dave-thomas-pere-ubu-critical-discography
https://pereubu.bandcamp.com/album/im-alive

28 settembre 2022

 

Un ricordo di Anton Fier (1956-2022), scomparso pochi giorni fa, viene offerto ai lettori della newsletter di Downtown Music Gallery da Bruce Lee Gallanter, che ne richiama in breve le molteplici attività sulla scena newyorkese degli anni Ottanta e per l'occasione riprende uno dei migliori album in cui lavorò con Peter Blegvad, The Naked Shakespeare. Anche David Thomas gli manda un saluto, ricordandolo tra i suoi più leali sostenitori in uno dei periodi più problematici e conflittuali dei Pere Ubu (epoca Song of the Bailing Man) e quale autentico talento emerso sulla scena alternativa di Cleveland ('the best pure musician to emerge from the Cle Scene'). Nella carriera di Fier come batterista e produttore, ricca di collaborazioni illustri, sono da annoverare anche il trio zorniano Locus Solos, le prove iniziali dei Lounge Lizards, i capitoli da titolare Dreamspeed e Blindlight e le complesse vicissitudini, fin dal fulminante esordio, dei Golden Palominos.

https://en.wikipedia.org/wiki/Anton_Fier

27 settembre 2022

 

Un ricordo di John Stevens (1940-1994) attraverso la visione e il confronto di quattro filmati girati in Norvegia, a Londra e Glasgow, utili a coglierne l'approccio e il metodo di lavoro nel campo dell'improvvisazione e nelle interazioni di gruppo: John Stevens on Film, questa sera al Cafe Oto londinese.

https://www.cafeoto.co.uk/events/john-stevens-on-film

26 settembre 2022

Domani a Cambridge, e tra qualche giorno a Lugo, torna in scena il magnifico Rossini Re-Loaded di Mike Westbrook (e Orchestra): "The current revival of the work, for the Uncommon Orchestra, began in 2013 in the West Country. For a performance in Canada the Ottawa Jazz Orchestra had retitled it Rossini Re-Loaded, and that’s what we called our new version. In 2018 we reassembled for what turned out to be one of our most memorable concerts - a performance in the annual Rossini Festival at the Teatro Rossini in Pesaro, the composer’s birthplace. As if that were not enough excitement, after the Cambridge concert the Orchestra will be back in Italy on October 6th to present the opening concert of a Rossini Festival in the newly restored Opera House In Lugo, near Ravenna. How to follow a gig like that? The Great Gioacchino is sure to have a few more tricks up his sleeve."

25 settembre 2022

 

Potrebbe esser pronto prima del previsto And Did Those Feet: Seven British Jazz Composers, il nuovo prezioso contributo di Duncan Heining allo studio e alla conoscenza approfondita del jazz britannico, questa volta dedicato al lavoro di Mike Westbrook, Mike Gibbs, Michael Garrick, Keith Tippett e Barry Guy tra gli altri. Lo pubblicherà Jazz in Britain, forse già entro la fine dell'anno.

Lo annuncia lo stesso Heining, già autore delle biografie di George Russell, Graham Collier e del fondamentale Trad Dads, Dirty Boppers and Free Fusioneers (Equinox, 2012): "I have now finished solid first drafts for my six chapters - Mike Westbrook, Mike Gibbs, Michael Garrick, Keith Tippett, Barry Guy and John Mayer. The redoubtable Dave Gelly is writing the chapter on Barbara Thompson. I have also finished the Introductory chapter - so it is all systems go. These are detailed career overviews of seven major composers, their work and careers. I have had excellent feedback on their chapters from Mike Westbrook, Mike Gibbs and Barry Guy, and equally positive feedback from Jonathan Mayer and John's wife and from Christian Garrick and Art Themen on the Michael Garrick chapter."

https://jazzinbritain.org

24 settembre 2022



Wisdom Through Music
Pharoah Sanders (1940-2022)




23 settembre 2022

 

Chiude in bellezza tra un paio di giorni la mostra collettiva 'that other world, the world of the teapot. tenderness, a model' sui temi della fragilità e della tenerezza, della resilienza e dell'empatia inaugurata lo scorso 25 giugno presso il centro d'arte Kestner Gesellschaft ad Hannover (Germania): ospite speciale sarà Massimo Giuntoli con il suo prezioso lavoro finemente cucito sui testi di Gertrude SteinTender Buttons.

Kestner Gesellschaft
Goseriede 11
30159 Hannover
tel 0511 70120 0

22 settembre 2022

 

Altro titolo evocativo, in fatto di bizzarrie, è quello scelto per documentare un concerto tenuto a Londra nel 1991 tra le pietre tombali dei St George’s Gardens in Bloomsbury, lungo il percorso di marcia di un'iniziativa benefica in favore delle cure della paralisi cerebrale infantile. Ne fu protagonista il London Musicians' Collective nelle persone di Adam Bohman, Nick Couldry e Richard Crow, cui si unirono - senza farsi troppo pregare - Mark Browne e Lol CoxhillGraveyard Coitus, su scatter.

https://scatterarchive.bandcamp.com/graveyard-coitus

21 settembre 2022

 

La lionese Sofa Records riporta alla luce in modo fedele all'originale uno degli album più bizzarri e provocatori usciti dall'underground francese di fine anni Settanta, realizzato all'epoca con il concorso di diversi operatori in campo grafico e musicale - tra cui Jacques Pasquier, Hector Zazou, Christian Chapiron (cioè Kiki Picasso) e il collettivo antagonista Bazooka - e il sostegno di attivisti e intellettuali impegnati in Libération, Un regard moderne e Actuel: La Perversita

Sofa Records est ravi de proposer la réédition de cet incontournable de l’underground français! Paru en 1979, ce disque-concept est une tentative de sublimation de la perversion sexuelle. Il est le brillant résultat de l’association entre Jacques Pasquier (fondateur de S.C.O.P.A./Invisible Records et figure centrale de l’alternatif parisien des années 70), le producteur Hector Zazou, le collectif de graphistes iconoclaste Bazooka et autres talents des marges de la création d’alors - notamment, des écrivains et journalistes associés au quotidien Libération, alors émergent. Nous avons sollicité les mémoires des principaux acteurs de ce projet (Jacques Pasquier, Thierry Schollhammer, Martin Meissonnier, Kiki Picasso) pour en détailler l’histoire, relatée dans les notes qui accompagnent ce disque. La réédition, proche de l’artefact, comprend des titres remasterisés, une pochette intérieure imprimée avec des notes et de l’iconographie exclusive et les inserts originaux.

20 settembre 2022

 

Dagli archivi dell'emittente radiofonica indipendente WFMU, nel New Jersey, proviene una sessione radiofonica prodotta sul finire degli anni Ottanta dai due fratelli Blegvad, Peter Kristoffer, e ripescata qualche giorno fa quasi in concomitanza con il primo anniversario della scomparsa di quest'ultimo. La qualità audio è più che accettabile, e le inedite versioni a quattro mani (e due voci) di brani poi divenuti piuttosto noti - Meet the Rain, Card to Bernard, Northern Lights, The Great Escape, The Incinerator e King Strut tra questi - sono un vero piacere.

https://youtu.be/FQjqMSpJ2-k

19 settembre 2022

 

Torna in circolazione in versione digitale e in doppio cd The Worst of Everywhere, l'audiocassetta c-90 prodotta e distribuita quarant'anni fa da The Work per documentare creativamente l'intenso itinerario concertistico condotto in una decina di nazioni europee nei primissimi anni Ottanta: Tim Hodgkinson, Bill Gilonis, Mick Hobbs e Rick Wilson, con ospiti qui e là Chris Cutler, Bob Vanderbob, Bob Ostertag, Jacques Jaminon e più di frequente Catherine Jauniaux. Oggi come allora c'è chi è dell'idea che quel loro peggio non fosse affatto male...

https://ultragashrecords.bandcamp.com/the-worst-of-everywhere

18 settembre 2022

 

(Kate Westbrook, Lindsay Cooper)



17 settembre 2022

 

Pochi minuti appena in compagnia di Testbild! lungo un sentiero illuminato come un'oscura stella dai preziosi versi di Pär Fabian LagerkvistM​ö​rka stj​ä​rnan Jorden.

https://zeonlight.bandcamp.com/morka-stjarnan-jorden

16 settembre 2022

 

Rincuora il messaggio di Martin Archer di Discus Music sui progressi nella lavorazione del nuovo Couple in Spirit di Julie Tippetts con Keith ('We are very nearly there') previsto per il 2023. Rincuora anche sapere che prima di allora torneranno in circolazione sia lo storico 1969 sia lo splendido Sunset Glow, per iniziativa di Esoteric/Cherry Red.

https://www.facebook.com/julietippettsmartinarcher

15 settembre 2022

  

Cherry Red recupera i tre album di Spirogyra di inizio anni Settanta - St. RadigundsOld Boot Wine e Bells, Boots and Shambles - e li ripropone in box con piccoli ritocchi alla veste grafica, libretto illustrato e qualche brano aggiuntivo proprio come le edizioni presentate da Esoteric qualche anno fa: The Future Won’t Be Long -The Albums 1971-1973. Per un numero più consistente di inediti e versioni alternative c'è forse ancora in circolazione l'album confezionato nel 2000 da Repertoire, Burn the Bridges. In formazione, si sa, c'era Barbara Gaskin.

https://www.cherryred.co.uk/spirogyra-the-future-wont-be-long

14 settembre 2022

 

Per rendere omaggio al grande Jean-Luc Godard, della cui morte si è avuta notizia ieri, al Cafe Oto londinese hanno recuperato le musiche di Georges Delerue scritte per il suo celebre Le Mépris (Il disprezzo, 1963). Potremmo far così anche noi. Oppure riascoltare quel che gli dedicò Zorn qualche annetto fa.

https://www.discogs.com/Bande-Originale-Du-Film-De-Jean-Luc-Godard
https://www.tzadik.com/7324

13 settembre 2022

 

Before A Word Is Said
(Trevor Tomkins, 1941-2022)




12 settembre 2022

 

Sylvia Hallett volge uno sguardo lontano per recuperare alcune sue registrazioni del passato - risalenti anche a oltre trent'anni fa - per comporne oggi una breve e preziosa sintesi: Telescope, disponibile via scatter.

Spiega: "I started off my composition life writing loads of dots on musical manuscript paper, then discovered free improvisation at about the same time as realising that I wanted to compose with sound more than writing pieces for instruments. So tape became my medium. Two two-track reel-to-reel tape recorders enabled me to make tape loops, playing things backwards and changing the speed, copying from one tape machine to another. This progressed to working on a high-speed Portastudio (Tascam 244) using four tracks at a time, and bouncing down to a decent cassette tape recorder, or even a DAT recorder. This is the period of time I am looking back on through my telescope, the 1980’s and early 1990’s. I was commissioned to compose music for dance (Emilyn Claid, Miranda Tufnell) and also theatre soundtracks (Monstrous Regiment, DooCot) and BBC Radio drama. I was also trying to make my own material for some future use. I am now in that future, and here are some of the sounds from my Portastudio days. I have re-composed the material, layering the years on top of each other with the help of my computer. My old whistling kettle is in there somewhere, and probably my manual coffee grinder. But that doesn’t matter. I no longer know what all the sounds are, plus some of them are playing backwards and most are playing at the wrong speed. I am older now and I like things slower. What brings the sounds together is that they were recorded onto tape, and they were all sounds I made. I hope the listener will find some curious stories in there."

http://sylviahallett.co.uk
https://scatterarchive.bandcamp.com/album/telescope

11 settembre 2022

 

Uno dei gruppi di musicisti dediti all'improvvisazione più attivo nel Regno Unito, forte attualmente di una trentina di partecipanti, è l'Oxford Improvisers, fondato vent'anni fa da Dominic Lash e Pat Thomas in continuità con le esperienze condotte negli anni Ottanta dall'Oxford Improvisers’ Co-operative. Oltre a frequenti iniziative in proprio il collettivo è da sempre aperto a collaborazioni esterne con musicisti di altre aree e provenienze: da una di queste nasce l'album Resonant Voyaging, con Viv Corringham, già loro alleata sia in presenza sia negli episodi di Invented Freedoms prodotti in periodo di più stretto lockdown. Lo pubblica su Bandcamp l'etichetta scatter.

Oxford Improvisers was established in 2001 to continue the work begun by the Oxford Improvisers’ Co-operative in the 1980s with the following objectives: 1. To promote the performance of improvised music in the Oxford area primarily by musicians living, studying and working in the area. Performance can be freely improvised or integrated with graphic, textual and other minimally notated scores. 2. To promote a culture of listening and meaningful dialogue in the performance of improvised music. Improvised music is not seen as a display of isolated virtuosic ability but as a sensitive intercommunication between individuals and audience. We do not see music as a universal language, but a set of agreed methods of communication by a particular community.

10 settembre 2022

 

Tra gli appuntamenti più attesi nel vasto calendario di Radio Art Zone, la maratona multiartistica di 100 giorni ideata per il medium radiofonico da Sarah Washington e Knut Aufermann, c'è quello odierno con Caroline Kraabel e John Edwards e una ventina di musicisti ospiti, ventidue ore di ascolto ininterrotto a partire dalle 14.00 di oggi fino a domani a ora di pranzo con una valanga di interviste, conversazioni e registrazioni accompagnate da due concerti in presenza nel pomeriggio a Esch-sur-Alzette (Lussemburgo). Con alcune questioni ben poste sul tema prescelto, quello del rapporto tra improvvisazione reale e improvvisatori.

"Exploring improvisation and identity: even the world of improvised music can be experienced as an enclave that excludes, despite the perceived association of improvisation with limitlessness and freedom. How do people who improvise feel and think differently from each other on the subject? How do we avoid - or alter - any dominance of particular groups over the theory or practice of improvisation? Does the experimental nature of improvisation make it easier for members of élites to shine in the field, because they have more pre-existing socio-cultural capital that validates their experiments? Or is improvisation easier for outsiders who are already primed to find alternative paths? How are improvisers affected by their musical and cultural histories? For improvisers who have experienced forms of oppression in music making and/or life, is the aim when making music merely to recapitulate existing power structures, but try to place themselves at the top, or to create new and fairer structures?"

09 settembre 2022

 

Doppio cambio di programma per il tradizionale weekend di Jazzwerkstatt al via oggi a Peitz (Germania), dopo la prematura scomparsa di Rolf Kühn e il malanno al tendine d'Achille di Fred Frith. Con Chris Cutler, anziché Frith, ci sarà Tim Hodgkinson, domani pomeriggio.

https://www.jazzwerkstatt.eu
https://www.facebook.com/jazzwerkstatt.Peitz

08 settembre 2022

 

Qualche souvenir barese di Wyattando è provvisoriamente su FB. In attesa di risentire il concerto magari per intero su Radio 3...

http://www.akamu.net/wyattando.htm

07 settembre 2022

 

Tre diversi concerti in Italia nei prossimi giorni, con tre programmi diversi: a Roma il 26 con Liberté d'Action, a Venezia il 19 con The Book of Water e stasera a Bolzano con Oozing Earth: chi se non l'Ensemble Modern?

https://www.ensemble-modern.com

06 settembre 2022

 

Ogun ripubblica i due album di Lol Coxhill Diverse (1977) e The Joy of Paranoia (1978) già riuniti in cd nel 1998: Coxhill on Ogun. Ottima idea.

https://lolcoxhill.bandcamp.com/coxhill-on-ogun

05 settembre 2022

 

Ci è voluto l'impegno di Mark Wastell di Confront Recordings per permettere ai nastri di Contra Costa Dance di vedere la luce nella loro forma originale, pur se imperfetta e provvisoria, salvati da un oblio di oltre quarant'anni. Ne è rincuorato l'autore, Duck Baker: "The 1982 demo recordings had been forgotten, and were sitting in a box in Dix Bruce’s garage until he started going through things in early 2021. When I heard the recordings again, I liked the edgy quality in the playing and thought that many of these demo recordings were stronger than the later studio versions. There are also three tunes that I never did rerecord. What later studio recordings would have, of course, was better sound quality, and the fidelity of these demos was further compromised by sitting in storage for so long."

https://duckbaker.com
https://confrontrecordings.bandcamp.com/contra-costa-dance

04 settembre 2022

 

L'onda lunga dell'impegno progettuale e organizzativo del Circ.a - particolarmente intenso nella seconda metà degli anni Novanta, ma non solo - mostrò di potersi spingere oltre i limiti temporali della sua azione, in alcuni casi fin quasi la metà degli anni Duemila. Ed è infatti del 10 settembre 2004 il concerto di David Thomas and two pale boys che si tenne a Schio (Vi) per iniziativa del Centro Stabile di Cultura, guidato dal caro Renato Dal Maistro (1957-2022), a essere recuperato oggi in digitale nell'ambito dei bootleg ufficiali pubblicati periodicamente dall'Ubu Projex. Il gruppo - David Thomas con Andy Diagram e Keith Moliné - stava all'epoca presentando l'album 18 Monkeys On A Dead Man's Chest, e dei cinque concerti italiani di quell'estate (uno, il giorno dopo, fu all'Area Sismica) quello di Schio è stato scelto perché - così lo giudica Thomas - 'near-perfect'. Al punto che ora, dei documenti dal vivo del trio, vorrebbe conservare questo soltanto: lo ha chiamato I'm Alive!

Per introdurre alla particolare trama sonora e narrativa che caratterizzava la proposta, affatto distinta dai Pere Ubu di allora, scrivevamo: "Non è il primo, non è l’unico, questo trio è però forse il più equilibrato dei progetti musicali intrapresi da David Thomas con l’obiettivo di definire il rapporto tra gli altri strumenti e la voce, la sua: singolare, risoluta, pochissimo incline a fondersi/confondersi col resto. Vengono in mente le indagini di inizio anni Ottanta con Lindsay Cooper e con Chris Cutler - fagotti e sassofoni e tamburi sublimi, esperienze bruciate nel qui e ora dello spazio-tempo teatrale, e per questo sfuggite alla discografia retrospettiva - oppure il flirt con le fisarmoniche, con John Kirkpatrick, con Accordion Club, da solitario dilettante o in duetto con la moglie: sempre alla ricerca di un medium forte ed efficace e schietto abbastanza da poter reggere il racconto dell’esperienza nel momento in cui vuol farsi canto. Thomas cantava allora di mostri in fondo ai laghi, di pesci e uccelli senzienti e sapienti, di dinosauri e di vegetali primitivi e caparbi, e di gente poco rassegnata a credere alla loro definitiva scomparsa: oggi ancora parla e canta di donne e uomini che mal si piegano alle idee dominanti, alle culture che omologano merci cibi abiti e paesaggi, donne e uomini che non accettano le visioni presunte e imposte dai governi, donne e uomini che proprio non intendono collaborare. Gente che in piccoli individuali gesti condensa il destino e l’amarezza di molta altra parte del genere umano, gente che le storie e gli amori a volte portano ad abusare di sé, gente che dà i numeri e che manca gli appuntamenti, che sente voci dentro fuori e ovunque e dà loro risposta parlando con la radio o da impossibili telefoni; gente che corre tutta la notte per sfuggire al pianto degli angeli, che si esilia e si perde lungo le strade del pianeta, fuori portata, oppure - a volte anche questo - finendo giù al fiume a meditare il suicidio."

http://www.ubuprojex.com
https://pereubu.bandcamp.com/album/im-alive
http://david-thomas-bands/and-two-pale-boys.html
https://www.centrostabile.it/evento/david-thomas-two-pale-boys

03 settembre 2022

 

La pausa forzata impostagli qualche tempo fa dal Covid ha permesso a Eugene Chadbourne di curare la realizzazione di due nuovi album a tema, soddisfacendo tra l'altro le richieste di alcuni fan: uno di sole canzoni d'amore (You Are The 1 4 Me) e uno di solo banjo (Didn’t I Blow Your Mind This Time). Ora il primo a esserne soddisfatto è lui stesso, al punto da considerarli tra i migliori della sua intera (!) produzione.

https://eugenechadbourne-documentation.squarespace.com

02 settembre 2022

 

Li ha festeggiati una decina di giorni fa, ma questa sera lo fa di nuovo assieme agli amici e al pubblico del Cafe Oto londinese: per gli ottant'anni di Mike Cooper, evviva!

https://www.cafeoto.co.uk/events/mike-cooper-80th-birthday-show

01 settembre 2022

 

Per la titolarità di Paintbox Jane, ora finalmente disponibile in cd (presso Westbrook Records) e in digitale (via Bandcamp), riappare la dicitura Westbrook & Company che qualche anno fa introdusse la storia di Platterback - ma non è questo il solo riferimento a quello splendido album - ad accompagnare stavolta le romanzesche vicende del pittore e scenografo francese Raoul Dufy (1877-1953) in Costa Azzurra: ne sono autori e protagonisti Mike e Kate Westbrook con Martine Waltier, Billie Bottle, Marcus Vergette, Alan Wakeman e lo strepitoso Tim Goodwin. Sulla genesi e l'evoluzione di questo nuovo capolavoro westbrookiano in equilibrio tra musica, teatro, arte e cabaret è da leggere quel che rivela Jane Mann a LondonJazz. Dove Mike ancora una volta sottolinea l'unitarietà di scrittura e composizione nel suo lavoro con Kate: "More often than not Kate’s words are the starting point. I often feel I get too much of the credit, perhaps because in the jazz world lyrics are considered as secondary to the music. In our work they are paramount and I wish it were better understood that ours is a song writing partnership in the tradition of Brecht / Eisler, Rogers and Hart etc, where words and music are equal."