18 novembre 2024

 

Quando qualche anno fa a Bristol (Regno Unito) giunsero a compimento i lavori di ristrutturazione del suo più importante luogo di concerti, Colston Hall, e si pensò finalmente di cambiarne anche il nome, togliendo qualsiasi riferimento al ricco mercante schiavista del XVII secolo Edward Colston - celebre l'abbattimento della sua statua nel corso delle proteste del Black Lives Matter nel 2020 - ci fu chi propose quello del compianto Keith Tippett (1947-2020). La proposta ebbe un certo consenso, con petizioni e raccolta di firme a suo sostegno, ma non ebbe l'esito sperato: il centro, che oggi si chiama invece Bristol Beacon, ha tuttavia intitolato al Nostro un importante spazio al suo interno, destinandolo principalmente alla promozione e all'educazione musicale di allievi e futuri talenti. L'inaugurazione si è tenuta pochi giorni fa alla presenza di Julie Tippetts, naturalmente, assieme a una quarantina tra famigliari, amici e colleghi musicisti. 

Questo recita la targa della Tippett Room: "Keith Tippett - Bristolian born and bred - was a complete musician. Pianist, composer, improviser, arranger, educator - his rare, unique genius excelled in all these fields of music and his spirit lives on with everyone who worked with him and heard him perform, from solo piano improvisations, in small and large groups and in big bands from his 22-piece Tapestry Orchestra to the legendary 50-piece Centipede. As a jazz musician Keith was constantly creative, his work an uncompromising mixture of freedom and discipline, unmistakably individual and continually collaborative. Whilst internationally renowned and admired for a lifetime’s work in performance, composition and recording, his generosity towards young musicians in workshops and as a mentor, in Bristol, in the UK and as far afield as Australia and South Africa, has created a legacy of influence and encouragement that befits the dedication of this room - in his memory and as a permanent inspiration to all those who play music here."