09 gennaio 2024

 

Forse la recente ristampa del suo celebre Machine Music (1978) all'interno della serie Obscure Records aiuterà a riportare l'attenzione su John White, scomparso pochi giorni fa all'età di 87 anni. Fine suonatore di tuba e pianoforte, compositore arguto appassionato di Messiaen e Satie, spesso associato a Cornelius Cardew, John Tilbury, Howard Skempton e Dave Smith (anche nella Scratch Orchestra) nella fase più sperimentale della musica britannica post-accademica tra gli anni Sessanta e Settanta, White è stato di frequente alleato in concerto di Christopher Hobbs e Gavin Bryars, poi performer solitario incline anche all'elettronica e successivamente direttore per molti anni di prestigiosi istituti londinesi di danza e di teatro. Qualcuna delle sue sonate per piano - ne ha scritte ben 180 - fa capolino sul web su YT, dove è facile incontrare anche qualche versione di uno dei brani più ilari ed emblematici di quell'album, Drinking and Hooting Machine.

https://britishmusiccollection.org.uk/composer/john-white
https://youtu.be/RDPsiqKpQMeJw
https://youtu.be/0KOMPYYM0Lw