La ricorrenza del cinquantenario della Ogun e della Cadillac - etichette discografiche fondamentali nel documentare e sostenere l'evoluzione del free-jazz britannico al tempo delle fratellanze sudafricane e in alternativa alle major - è stata accolta giovedì scorso a Londra al Cafe Oto da un festoso e folto pubblico di appassionati, cui si sono uniti personaggi e testimoni dell'epoca, musicisti e giornalisti, amici e famigliari tra cui Hazel Miller, la signora Moholo, Val Wilmer, Mike Gavin, Evan Parker, Steve Beresford, Jim Dvorak, Harrison Smith e Marcio Mattos. L'atmosfera dentro e fuori al club era pervasa di eccitazione e curiosità, con numerosi materiali discografici e iconografici originali in bella mostra, e tra questi una serie di poster da autentica collezione storica. A scaldare ancor più gli animi nella prima parte della serata è stata la proiezione - finora rarissima - del film sui Blue Notes The Real McGregor, girato da Ian Hutchison al Ronnie Scott’s Old Place nel 1967 e presentato con motivato orgoglio dal curatore del suo restauro, Paul D.J. Moody. Mike Westbrook, fondatore della Cadillac assieme a John Jack, ha dedicato a lui un breve set, struggente e raffinato, in coppia con l'affiatato Chris Biscoe, mentre l'esuberante omaggio a Louis Moholo-Moholo allestito da Alexander Hawkins ha avuto tra i protagonisti - con qualche differenza rispetto a quanto annunciato alla vigilia - Ntshuks Bonga, Jason Yarde, Roberto Ottaviano, Claude Deppa, Neil Charles e Steve Noble.
All'evento aveva dedicato qualche giorno prima uno dei suoi podcast Alan McKinnon, che si riascolta tramite Mixcloud. Recensioni dell'intera serata sono invece su LondonJazz News, firmata (e immancabilmente illustrata) da Geoff Winston, e su Il Manifesto, firmata da Marcello Lorrai (con le foto di Riccardo Bergerone).
https://www.cafeoto.co.uk/ogun-cadillac-records-50th-birthday
https://ogunrecording.co.uk/a-special-night-at-cafe-oto