31 dicembre 2016


Petter Herbertsson cerca altre vite oltre l'orbita Testbild! e una ne trova in Sternpost, poco lontano, con Statues Asleep. "Dark, orchestrated solipsist pop filmed in pseudoscope", per sua ammissione.

https://kalligrammofon.bandcamp.com/album/statues-asleep-2

30 dicembre 2016


Alcuni artisti motivati del giro InPolySons uniscono liberamente sforzi ed intenti e realizzano una No Trumps Compilation niente niente male: Denis Tagu, Klimperei, Pierre Bastien, Dave Willey, Elaine Di Falco e molti ancora.

Unusual, unexpected music, off the beaten track, far removed from commercial interests. The label proposes an alternative to wholesale music, a different musical story which will go round and round your head like another kind of jingle - an uncommercial one. Nostalgic tenderness.
InPolySons produces artists that explore different kind of new musics, such as toy music (based on " simple instruments ", mechanical music (using home-made automats), or even the so-called "raw music" inspired by the raw art of unskilled artists. InPolySons historically produced many compilations, each illustrating different artistic movements (such as Pataphysics) or denunciating stupidity of our governments (against war).
InPolySons also promotes artists who were influenced by a key musical movement in the 70' (Rock in Opposition) that allies original artistic creation with political positions against the power of money in art.

https://inpolysons.bandcamp.com/album/no-trumps-compilation

29 dicembre 2016


Dal marzo 2015 all'aprile di quest'anno Bob Ostertag ha viaggiato il mondo in lungo e in largo con in borsa il necessario per crear musiche e performance interattive per almeno quattro repertori diversi: di uno offre una compiuta sintesi in Wish You Were Here, rintracciabile ora via Bandcamp.

"The music herein is from various performances of one of the four sets I traveled with. My instrument was the Aalto virtual modular synthesizer, which I played with a standard gamepad. making a very portable instrument requiring only a laptop and a gamepad for hardware. I used the Max programming environment to scale and route the gestures from the gamepad to the synthesizer in precise and complex ways, creating a series of what might be called topographies of the synthesizer. With this combination of gamepad and gestural topographies, I have finally found a way to play a modular synthesizer in a manner both musical and constantly surprising, something I have been dreaming of since I first began playing modular synths in the mid-1970s."

28 dicembre 2016


Geoff Leigh apre gli archivi e mette a disposizione del pubblico - ora tramite Bandcamp, precedentemente al blog Aliens@C - alcune sue opere recenti e più antiche, con almeno un paio di documenti imperdibili (e altrimenti introvabili): https://geoffleigh.bandcamp.com

http://aliensatsea.blogspot.co.uk
https://www.facebook.com/geoff.leigh.5

27 dicembre 2016

26 dicembre 2016


Era il pezzo mancante nel pacco commemorativo uscito l'anno scorso per i primi dieci anni di attività del gruppo The Unthanks, Memory Box. Molti lo hanno ricevuto ora nella posta di Natale: The Unthanks Memory Book.

25 dicembre 2016


Scegliendo tra i brani del suo recente concerto al Kings Place londinese Mike Westbrook offre oggi al mondo In The Cool Midwinter. Il dolce del Natale.

24 dicembre 2016


Ottima idea quella di Battiti di attingere agli archivi di Un certo discorso per ricordare Pasquale Santoli e nel contempo traghettarci verso il nuovo anno. Si comincia stasera, e con il botto: Blue Notes, con Chris McGregor - che proprio oggi avrebbe compiuto ottant'anni -, Radu Malfatti, Harry Miller, Louis Moholo, J.C. Montredon e la Big Band della Rai dal vivo a Mestre il 2 aprile 1980.

"Per ricordare la figura di Pasquale Santoli, autore, produttore, conduttore di tanti programmi radiofonici, per tanti anni al timone della programmazione jazzistica di Radio3 e quindi responsabile della Documentazione Multimediale Radio e Televisione, Battiti (in onda tutti i giorni dalla mezzanotte all’1.30) ha deciso di riproporre gli storici concerti organizzati nel 1980 per il programma Un certo discorso che coinvolgevano grandi solisti e interpreti internazionali (Gil Evans, Archie Shepp, Steve Lacy, Mike Westbrook, Chris McGregor e tanti altri) e la Big Band della Rai."

www.battiti.rai.it
https://www.facebook.com/Battiti-Radio-3-44450512099
http://tinyurl.com/gn3usgj

23 dicembre 2016


Grazie al cielo non mancano su YT e FB estratti audio e video atti a documentare l'apparizione di Robert Wyatt con Paul Weller, Danny Thompson, Steve Pilgrim e Ben Gordelier dal vivo al People Powered di Brighton (Regno Unito) la settimana scorsa, così da permettere anche agli assenti di apprezzarla, seppur in modo breve. I più curiosi sappiano che il loro concerto è stato introdotto dal magico richiamo - forse fortuito - di un passaggio della September Song di Anderson e Weill proprio nella versione di Wyatt con Pascal Comelade, dopo che nei soundcheck e nelle pause tecniche tra un gruppo e l'altro aveva invece imperversato il faustiano The Sad Skinhead (sempre nella versione haiku di Comelade).

https://www.facebook.com/groups/robertwyatt
https://www.youtube.com/watch?v=Qzd9E__t3d8
https://www.youtube.com/watch?v=JFzx_9d8szQ
https://www.youtube.com/watch?v=uUuSabK2k94
https://www.youtube.com/watch?v=o4NB1roNZjk

22 dicembre 2016


Chi ha visitato a Londra la controversa esposizione You Say You Want a Revolution? Records and Rebels 1966-1970 - al V&A fino al 26 febbraio 2017 - non avrà mancato di osservare a un certo punto che i curatori hanno posto sullo stesso (ri)piano il primo album dei Soft Machine e L'io diviso di Ronald Laing. Hummm, niente male...

The late 1960s were a period of great turbulence and rapid social and political change. You Say You Want a Revolution? examines that moment when youth culture drove an optimistic idealism, motivating people to come together and question established power structures across every area of society. It shows how many of the issues that dominate contemporary discourse - environmentalism, globalization, individualism or mass-communication - have roots that can be traced back to the 1960s. 1960s design culture culminated in an orgy of colour and form: a sensorial overload of Barbarella-style inflatables, plush Verner Panton playrooms and high-tech 2001: Space Odyssey furniture systems. Here, essays on music, politics, the counter-culture, social living, mind-altering experiences, festivals and more chart revolutions across media and culture, illustrated throughout with some of the most iconic images of the time - including the records that provided both the soundtrack and the key means of identification. The idealism of the period informed such disparate phenomena as the high-tech innovations of Silicon Valley and the environmental movement. Half a century later, we can reassess the genesis of these movements and explore whether the revolutions they started can be considered complete, ongoing or interrupted.


21 dicembre 2016


Grégory Schneider presenta ai lettori di Libération il testo di Aymeric Leroy L’Ecole de Canterbury (Le mot et le reste, 2016): "Il aura fallu pas moins de dix-sept années pour qu’Aymeric Leroy, armé d’une solide maîtrise du solfège et auteur d’ouvrages consacrés au genre progressif en général, et à King Crimson ou Pink Floyd en particulier, pour boucler le présent livre: une recension monumentale se voulant à la fois l’ouvrage source (quinze années d’interviews), la référence (il n’existe rien de comparable sur l’école de Canterbury) et la synthèse, l’objectif étant aussi de décrire la résonance du genre avec son temps."

https://t.co/enmrfj3xLe
https://lemotetlereste.com/musiques/lecoledecanterbury

20 dicembre 2016


Michel Besset gioca d'anticipo e già comunica date e programma della prossima edizione, la decima, del Rock in Opposition France Event: dal 15 al 17 settembre 2017, con Acid Mothers Temple e Slapp Happy with FaUSt tra gli ultimi convocati: http://tinyurl.com/gvxq6ow. I doni sotto l'albero li anticipa invece Olivier Fromentin, passando allo scanner il programma del primo Rock in Opposition, l'originale, a Londra il 12 marzo 1978: http://tinyurl.com/hrcxfjd.

19 dicembre 2016


Le recenti avventure di Chris Cutler e Yumi Hara in Giappone - con il gruppo Half the Sky-Music of Lindsay Cooper al completo, ma anche in duo, in trio, in formazioni allargate ad ospiti, o frutto di attività seminariali - sono illustrate e rilanciate nello spazio FB di Yumi: https://www.facebook.com/yumi.cawkwell

18 dicembre 2016


Tra le molte iniziative che vedono coinvolto John Greaves in questo periodo c'è anche la ripresa del suo preziosissimo lavoro su Verlaine, con una serie di otto concerti a cadenza mensile iniziata il mese scorso presso il club parigino Le Rendez-Vous d’Ailleurs (rue des Haies, 109) cui prendono parte assieme a lui Scott Taylor, Laurent Valero e di volta in volta diversi ospiti. Titolo degli appuntamenti: Rêvons, C’est L’heure…

Rêvons, C’est L’heure… une série exceptionnelle de huit concerts aux Rendez-Vous d’Ailleurs les mardi 15 novembre, 13 décembre 2016, 10 janvier, 14 février, 14 mars, 11 avril, 16 mai, 13 juin 2017 à  20h45. John Greaves (chant, piano, basse, compositions), Scott Taylor (accordéon, cuivres, flûtes, kalimba, compositions) et Laurent Valero (alto, violon, bandonéon et flûtes) et leurs invités, vous donnent rendez-vous ailleurs à chaque deuxième mardi du mois, de novembre à juin, pour une série de concerts au long cours, où chaque représentation sera unique. Et bien qu’il s’agisse d’ailleurs, l’endroit se situe quelque part, précisément au 109 rue des Haies dans le vingtième arrondissement. Et cela tombe bien, Les Rendez-Vous d’Ailleurs c’est aussi le nom de ce cabaret intime et élégant, lieu idéal pour un échange privilégié entre le public et les artistes. Rêvons, C’est L’heure… C’est l’ambition proclamée de cette suite de rencontres musicales pas comme les autres où les artistes résidents  comme leurs invités, façonneront un éphémère spectacle parfaitement singulier, en toute liberté, pour le plaisir d’y croiser leurs univers. Fil rouge de ces huit concerts, Verlaine, que John Greaves a mis en  musique, en y posant sa touche sensuelle et raffinée, soufflant un vent pop voire rock sur la mélodie française. Embarqués dans l’aventure: Olivier Mellano, Valérie Gabail, Denis Péan, Jeanne Added, David Lewis, Belle du Berry, Silvain Vanot, Rodolphe Burger… 

http://www.lesrendezvousdailleurs.com/2016/11/14/revons-cest-lheure
http://www.lesrendezvousdailleurs.com/contacts

17 dicembre 2016


Sboccerà a primavera un nuovo fiore wyattiano dal profumo francese, coltivato amorevolmente da Bruno Tocanne assieme a Sophia Domancich, Rémi Gaudillat e Antoine LängSea Song(e)s.

Ce projet, à l'initiative de Bruno Tocanne avec le réseau imuZZic, est d'abord une envie commune et irrépressible de ces 4 musiciens proches de l'univers du jazz et des musiques improvisées de s'approprier la chanson Sea Song, chanson phare du disque emblématique de Robert Wyatt Rock Bottom. Cet album qui a durablement influencé les démarches artistiques et intellectuelles d'une partie des musiques improvisées et des musiques actuelles de ces 40 dernières années reste un disque d'une actualité brûlante qui nous offre une vision parfaite de la synthèse entre pop, free, rock, chanson, jazz, électro et psychédélique... Et c'est bien dans cette même démarche musicale que Sea Song(e)s s'inscrit, tout en l'ancrant dans l'actualité, et en y ajoutant des textes d'auteurs proches de cet univers, tels que plusieurs de Marcel Kanche, pour une création collective originale et hybride, à l'image de beaucoup des créations du réseau imuZZic, sans nostalgie ni forfanterie.

http://www.imuzzic-brunotocanne.com/seasongs
https://www.youtube.com/watch?v=iDLlsuYF-xA

16 dicembre 2016


Non è ancora certo se Corbyn ci sarà, ma per certo Wyatt ci sarà: People Powered-Concerts for Corbyn debutta stasera a Brighton (Regno Unito) con interventi musicali (e non solo) di Soweto Kinch, Stealing Sheep, Ghetto Priest, Bill Ryder-Jones, Temples, Kathryn Williams e vari altri. Robert Wyatt salirà sul palco con Paul Weller, Danny Thompson, Steve Pilgrim e Ben Gordelier.

https://twitter.com/hashtag/peoplepowered

15 dicembre 2016


Alcune preziose indicazioni di lavoro e di metodo dettate dall'intuizione e dall'esperienza di Charles Hayward, offerte agli studenti dell'University of East London nel corso di un laboratorio musicale tenuto la settimana scorsa, sono ora in un video su YT: youtu.be/se0U5Su2MH8. Tracce di una performance solitaria di qualche giorno precedente - Rattlesnake & Slow Train, presso la Union Chapel di Islington - sono invece in youtu.be/tZGpWGbJAv4.

https://www.facebook.com/charleshayward.org

14 dicembre 2016


Si è appena conclusa a Perth (Australia) un'importante residenza artistica condotta da Keith Tippett su progetto dell'associazione Tura New Music, caratterizzata da numerose attività concertistiche e di laboratorio musicale con il coinvolgimento di oltre una quarantina di musicisti provenienti dalla Western Australian Youth Jazz Orchestra e dall'ensemble iMprov, e il debutto di una nuova formazione ad hoc battezzata Mujician Mosaic. Documentazione, interviste e gallerie fotografiche sono sul web alle pagine di Tura New Music.

https://www.facebook.com/turanewmusic
https://www.facebook.com/events/1601815720122367
https://www.tura.com.au/tura-program/special-events-2016/keith-tippett-residency-2016

13 dicembre 2016


E forse neanche una Bad Alchemy così prima d'ora s'era mai sentita...

https://www.youtube.com/watch?v=ERo47ljiLYU

12 dicembre 2016


E' vero, un Uncle Meat così prima d'ora non s'era mai sentito. Sean Westergaard spiega segreti e implicazioni dell'atteso dossier zappiano in 3cd Meat Light-The Uncle Meat Project/Object Audio Documentary: "Who knew there was ANOTHER Uncle Meat?!? Yes, disc two and part of disc three present Uncle Meat: Original Sequence. Many of the tracks are exactly the same, but with different sequencing and some completely unreleased material, all segued together with some additional contributions from the Apostolic Vlorch Injector (responsible for the blasts of noise on Uncle Meat and We're Only in It for the Money). "Whiskey Wah" and "The Whip" are previously unreleased guitar solos. "King Kong" doesn't end the set; it's the end of "Side 2" (of four), and it doesn't include the part that was recorded on a flatbed diesel at a Miami Pop Festival. "Cops & Buns" was included on The Lost Episodes, but in an edited form. Some of the other spoken bits ("Our Bizarre Relationship," "If We'd Been Living in California...") have just a little bit of extra material on them, providing a bit of further insight. "Mr. Green Genes" has a slightly different mix with some additional organ and vocals. The Original Sequence closes with "Cruisin' for Burgers"... but that's not the end of Meat Light! "A Bunch of Stuff" seems to be a spoken intro to the film Uncle Meat. Tracks like "Tango" and "More Beer" are just short cues. The single version of "Dog Breath" is a gas: no main vocals/lyrics -- just prominent (and awesome!) backing vocals with extra guitar and saxophone mixed in. "The String Quartet" is a medley of Uncle Meat tunes that was often performed live by the Mothers, but this sounds like a studio version. "Electric Aunt Jemima" is a different, more modern-sounding mix, while "Exercise 4" is an unused further elaboration of the "Uncle Meat Variations." The alternate mix of "Mr. Green Genes" has a different vocal mix and cool keyboards added. "Echo Pie" takes Jimmy Carl Black's displeasure in "If We'd Been Living in California" and kicks it up a notch or five. "1/4 Tone Unit" is a short, pretty chamber ensemble piece, "Sakuji's March" is a short percussion piece, and "No. 4" is a scored piece with some amazing double piano followed by double marimba. The extended version of "Prelude to Uncle Meat" adds about a minute and a half to the standard version, along with some interesting extra guitar at the end. "My Guitar (Proto 1)" is a ripping instrumental with FZ jamming on the "My Guitar Wants to Kill Your Mama" riff. Hearing the guitar from "Nine Types of Industrial Pollution" played at the original speed is extremely interesting. You can hear Frank playing acoustic guitar over a faint, slowed-down drum track. It's rare to hear Zappa play acoustic guitar at all, and his playing here is quite different than what he's normally known for. The live version of "Uncle Meat" sounds great. The instrumental version of "Dog Breath" is a bit more refined and not quite as raucous as the single version... until the guitar solo! Meat Light closes with an alternate mix of "The Dog Breath Variations."
This is a set fans have been waiting for for years. The sound is a huge improvement over all previous Uncle Meat CDs and the additional material is all excellent. Uncle Meat is arguably Zappa's most avant-garde, most dense, most wide-ranging, and one of his most difficult albums for some. It's also one of his very best and Meat Light really does justice to this masterpiece."

http://www.allmusic.com/album/meat-light-the-uncle-meat-project-object-audio-documentary-mw0002980907

11 dicembre 2016


Un lungo e dettagliato intervento del fratello di Bob Drake, Dave, aiuta a seguire le incredibili avventure di Dret Tancat nel Multiverso al centro dell'epico nuovo album Arx Pilosa, finalmente concesso alle stampe e alla distribuzione tramite ReR. Con tanto di tavole artistiche in regalo ai sostenitori della prima ora e fiori di scuse al loro indirizzo per l'indesiderato ritardo. Frickin' supah!

Dice Cutler: "This is such a remarkable piece of work I don’t know where to begin. Anyone who liked the idea-rich, sonically breathtaking and compositionally daring pop music of the '60s, will recognise in these 20 perfectly crafted songs a similar mixture of pop-sensibility and radical innovation, but now recast in contemporary terms and not as pastiche or imitation. If you have hesitated thus far, now’s the time to enter the intensely musical world of the Drakian Academy, where unassuming virtuosity and state of the art studio practice are merely means to greater ends. I know we’ve all heard everything these days, but you haven’t heard this."

http://bdblog.bdrak.com/my-brother-dave-reviews-arx-pilosa
http://tinyurl.com/jb9jvug

10 dicembre 2016


Il felice ritorno alle attività concertistiche a Londra e dintorni di Atsuko Kamura - una Frank Chicken dell'era Club Monkey, già in Honeymoons con Tenko e soprattutto in Mizutama Shobodan/Polkadot Fire Brigade - è sottolineato dalla recentissima pubblicazione di un suo album dal vivo presso Linear Obsessional, Speleology. Ne sostiene le iniziative Rob 'Murphy' Storey, suo mentore anche in occasione di precedenti produzioni per Divine Agency, I Am Kamura e Kamura Obscura. Informazioni e discografia: www.kamuraobscura.com

For her first album for Linear Obsessional, the Japanese vocalist and electronics player, and former member of Frank Chickens presents a collection of extraordinary tracks all recorded live. From freaky and extraordinary voice-modulated improvisations to oddly affecting eco-surreal chansons, this is a wonderful introduction to the witty and bizarre world of this singular artist.

http://linearobsessional.bandcamp.com/music

09 dicembre 2016


In attesa dell'album completo - Selfish Sentiments, pronto nel nuovo anno - nelle piste da ballo e nei club sopra le sale da biliardo già impazza il singolo Right Side Of My Brain, anche in versione dub: è un'autocitazione di Bing Selfish - da Dizzy with Success - ben assecondato dai Windsors, lontani eredi dei Kenny Process Team (e chi li ricorda?): Simon King, Matt Armstrong, Chris Cornetto, Tom Murrow, Phil Bartai e la scatenata Jude Cowan Montague. Let's get cerebral!

http://bingselfish.com
https://bingselfish.bandcamp.com
http://mparmstrong8.wixsite.com/mysite
https://www.youtube.com/watch?v=K-mpYxmw8eM

08 dicembre 2016


Come è ormai loro tradizione - e carattere evidente di una lunga e tenace autoproduzione - l'annuale rapporto dei Remote Viewers giunge in gran parte dalle isolate stanze dell'Oxo Tower londinese, dove a turno o insieme svolgono trame e interrogano gli accadimenti Sue Lynch, Caroline Kraabel, John Edwards, Mark Sanders, Adrian Northover e David Petts. Lo storytelling sfiora stavolta il culmine in fatto di paranoia e claustrofobia, con parole sparse a milioni senza speranza di comunicazione, e severi dubbi sul senso del reale. Da fuori, nessuna certezza: No Voice From The Hall.

www.theremoteviewers.com

07 dicembre 2016


Il richiamo a Joan Crawford è svanito del tutto, nondimeno qualche oooh! di ammirazione lo ha suscitato la versione manga della celebre immagine di copertina dell'album di Hatfield and the North The Rotters' Club. La storia dell'originale - opera di Laurie Lewis, come quella del primo capitolo Hatfield - è raccontata in dettaglio da Aymeric Leroy al suo blog.

"The basic premise of the cover was the existence of an actual organisation named The Rotters’ Club, which wasn’t quite as fictitious as it may have seemed – begun as an informal partnership between Pyle, Elton Dean, road manager Benji Lefèvre and guitarist Bernie Holland (of Jody Grind, Hummingbird and Jeff Beck’s Diamond Dust fame) as a banner for all sorts of extreme practical jokes, it eventually morphed into an occasional gigging band, most memorably for a Christmas gig in 1977 involving Dave Stewart, Gary Windo and assorted members of Patto. As for the front cover, the idea was that the Club would receive fan mail, which would be answered by a beautiful young secretary identified (thanks to her signature) as Ruby Crystal, who happened to resemble a famous Hollywood actress... "

https://canterburyscene.wordpress.com/2016/11/02/a-closer-look-at-the-cover-of-hatfield-and-the-norths-the-rotters-club

06 dicembre 2016


Un po' del concerto machinista dell'Artchipel Orchestra a Torino lo scorso 1 maggio va in onda questa sera per Radiotre Suite Jazz. L'inizio è alle ore 20.30.

http://tinyurl.com/j7orl8t
https://www.youtube.com/watch?v=TcKWIa9N7cg
https://www.youtube.com/watch?v=TD6vDFVYW7I

05 dicembre 2016


Dalla valanga di titoli vecchi e nuovi da poco (ri)messi in circolazione Eugene Chadbourne estrae un paio di suoi preferiti e saluta così un fruttuosissimo 2016: Let's Get Weird But Comfortable e Monk's Dream With Words.

"In October I rehearsed a quintet for a live recording session in Boston. This material came out very well and I am happy to present Let's Get Weird But Comfortable, a superbly recorded and mixed collection of material featuring myself with Jeb Bishop, trombone, Jorrit Dykstra, saxophone, Nate McBride, bass and Curt Newton, bass. An audience member described the band as "weird but comfortable" and this became the name of the combo, others that have heard this phrase are developing it into a life philosophy. The set includes music by Thelonius Monk, Misha Mengelberg, Steve Lacy, Duke Ellington, Doc Chad, Willie Nelson and The James Gang."

"More of the Monk material with this band spills over into the second disc, Monk's Dream With Words. This disc featuring three different band combinations collects all my material up til now with sets of lyrics for Thelonious Monk tunes. In addition to Weird But Comfortable, there is a track with the Arbe Garbe Band (Berlusconi's take on Ruby My Dear) and the results of three different recording sessions at the Degenfeld "German Hippie Farmhouse" studio with Ekehard Rossli, saxophone and Schroeder, drums, both stalwart members of the ongoing Doc Chad Contemporary Rock Band project. The "super!" Degenfeld collection of vintage instruments is utilized to give this collection a rich guitar sound. If you are familiar with my discography you know I love Monk and creating sets of lyrics is one of my favorite pastimes for his music, meanwhile we all keep practicing trying to play these songs as well as possible."

http://www.eugenechadbourne.com

04 dicembre 2016


L'alleanza tra Andrew Greenaway (The Idiot Bastard Son) e Alan Jenkins (Cordelia Records) colpisce ancora, e lo fa nel giorno dell'anniversario della scomparsa di Frank Zappa, ventitré anni fa ormai: The Idiot Bastard Sons Of Mr. Green Genes, quindici diverse interpretazioni di uno degli indimenticati brani di Hot Rats. Tra i molti partecipano Acton Zappa, Caballero Reynaldo & The Grand Kazoo, Evil Dick, Inventionis Mater, Muffin Men, String Trash e Zappa Early Renaissance Orchestra. Per tutti fa da apripista su Soundcloud la versione dei Kettering Vampires... nutritiousness... deliciousness... worthlessness...

http://www.idiotbastard.com/IBSOMGG.htm
http://www.cordeliarecords.co.uk/Pages/Buy%20Records.html

03 dicembre 2016


Dodici volte Fred Frith in sei giorni consecutivi, per una nuova residenza artistica la prossima settimana presso il newyorkese The Stone: al fianco del chitarrista saranno di volta in volta Ikue Mori, Mary Halvorson, Clara Weil, Sylvie Courvoisier, Ava Mendoza, Okkyung Lee, Zeena Parkins, Yuka C. Honda, Yoshimio, Ches Smith, Nate Wooley, Tania Chen e Nava Dunkelman, con particolare attesa per i duetti con Gyan Riley e con Laurie Anderson. Informazioni: http://www.thestonenyc.com/calendar.php

02 dicembre 2016


Domanda: dov'erano gli Henry Cow quarant'anni fa, esattamente il 2 dicembre 1976? Risposta: alla Facoltà di Lettere di Nizza. Lo sa per certo Philippe de Louraille, e lo può testimoniare: http://tinyurl.com/hjcbb5s

01 dicembre 2016


Dagmar Krause parla con Mike Barnes durante gli ascolti alla cieca proposti questo mese dalla rivista The Wire: Slapp Happy, Faust, Henry Cow, Art Bears, Robert Wyatt, Peter Blegvad con Andy Partridge, Zeena Parkins e Ikue Mori, Ton Steine Scherben e A-Musik...

http://www.thewire.co.uk/issues/394