31 maggio 2016
Fossero sfuggiti ai radar di qualcuno, si recuperano presso il rinnovato Internet Archive i file audio della conversazione tenuta nel marzo 2008 da Sharon Gal e Edwin Pouncey con Alfreda Benge per una puntata di Diggers su Resonance FM.
A Diggers special with Alfie Wyatt /Alfreda Benge which was broadcast on Resonance 104.4 FM in March 2008. Artist and songwriter Alfreda (Alfie) Benge has been collaborating with husband, musician Robert Wyatt, for over 30 years. Alfie talks about her favourite music, the craft of songwriting, her artwork and her ongoing collaboration with Robert Wyatt. Alfie is in conversation with Sharon Gal and Edwin Pouncey.
https://archive.org/details/DiggersWithAlfredaBengeAlfieWyattPart1
https://archive.org/details/DiggersWithAlfredaBengeAlfieWyattPart2
30 maggio 2016
"This blog has been set up to complement my book on the Canterbury Scene and will include additional content that was either deleted from the finished version or just didn’t fit. This includes dozens of interviews only fragments of which survived the editing process." Accumula rapidamente pagine di grande curiosità e interesse il blog Legends In Their Own Lunchtime aperto qualche settimana fa dal benemerentissimo Aymeric Leroy a rilancio e complemento del suo testo L'école de Canterbury, uscito per la francese Le mot et le rest e di cui si attende presto la versione in inglese, forse già entro la fine dell'anno. Offerti finora ai lettori del blog sono alcuni interrogativi su Soft Machine a Parigi (forse 1967, forse 1969), dettagli di mistero e fascino sulla storia del loro benefattore iniziale Wes Brunson, un'indagine sull'emblematica copertina del primo album degli Hatfields, una storia in otto capitoli dei Khan seguendo avventure e disavventure di Steve Hillage da Space Shanty a Fish Rising, una lista del 2003 con gli album da 'isola deserta' di Pip Pyle e le testimonianze dirette di un suo amico musicista e appassionato canterburyano, Enrique Jardines, scomparso di recente.
https://canterburyscene.wordpress.com
http://lemotetlereste.com/musiques/lecoledecanterbury
http://www.disco-robertwyatt.com/images/newsletter/Canterbury201605/index-site.htm
29 maggio 2016
Other, of Itself è il titolo di una speciale serata londinese che vedrà Tim Hodgkinson, John Greaves, Yumi Hara e Geraldine Swayne incontrarsi sui terreni della canzone e dell'improvvisazione in varie combinazioni, dal solo al duo al trio e quartetto. Manca ancora qualche giorno da qui al 17 giugno, ma sarà bene prenotare ora per un biglietto. All'I'klectik i posti sono davvero pochi.
http://iklectikartlab.com
https://www.facebook.com/events/1000518833330042
https://www.wegottickets.com/event/362439
28 maggio 2016
C'è un nuovo box cartonato nella serie antologica voluta da Sven-Åke Johansson per rivisitare il proprio passato, prossimo e remoto: Blended Box, con musiche riprese in varie occasioni tra il 1976 e il 2014, tra cui un esilarante concerto berlinese di Lol Coxhill (Komm Wenn's Dunkel Wird Zu Mir) con i quattro inguaribili nostalgici di Night & Day - Rüdiger Carl, Alexander von Schlippenbach, Jay Oliver e Johansson - e un avventuroso duetto del batterista e fisarmonicista con un giovane Hans Reichel (Mittschnitt In Wilmersdorf).
http://www.sven-akejohansson.com/de/saaj-shopdiscographie/blended-box
27 maggio 2016
Uno storico lavoro di Heiner Goebbels, Schwarz auf Weiss / Black on White (1996), apparso in cd e dvd e in diversa versione anche in radio e televisione, viene presentato per la prima volta a Roma questa sera, al Teatro Argentina, a inaugurazione del Fast Forward Festival. C'è anche l'Ensemble Modern, naturalmente, cui il lavoro è stato affidato fin dall'inizio, e che anzi lo commissionò: "It was a challenge - disse all'epoca Goebbels - to conceive a piece which was not based on protagonists, not on stars, not on soloists, but on a calibrated number of musicians, a true collective - because the Ensemble Modern is really an orchestra whose musicians decide themselves what they are going to play, who's going to conduct. They don't have an artistic director. They make the artistic decisions themselves. So it was quite a good coincidence that these plans came together with such an ensemble."
https://www.ensemble-modern.com/en/concerts/calendar/2016-05-27
26 maggio 2016
25 maggio 2016
La voce nei suoi molteplici aspetti espressivi e funzionali, fisiologici e psicologici, storici e artistici, sociali e culturali è al centro della straordinaria mostra This Is A Voice allestita a Londra alla Wellcome Collection e aperta ancora fino a fine luglio 2016. Sono ritratti con documenti audio e video alcuni lavori di Joan La Barbara - che a metà aprile ha personalmente inaugurato il programma - Anna Barham, Laurie Anderson, Henri Chopin, Marcus Coates, Steven Cottingham, Danica Dakić, Lawrence Abu Hamdan, Matthew Herbert, Meredith Monk, Imogen Stidworthy, Gregory Whitehead e moltissimi altri. A offrire dimostrazione della varietà e dell'estensione delle produzioni della voce sono stati invitati dal vivo diversi performer, tra cui Marcus Coates, Emma Smith, Elaine Mitchener, David Toop e, fino a domenica scorsa, Phil Minton.
This Is A Voice looks inside vocal tracts, restless minds and speech devices to capture the elusive nature of the human voice. This exhibition explores how the unique grain of our voice locates us socially, geographically and psychologically and how the voice is utterly flexible and can be altered with treatment and training. This Is A Voice presents works by artists and vocalists, punctuated by paintings, manuscripts, medical illustrations and ethnographic objects. Designed as an acoustic journey, the spotlight is cast on the meaning and emotions conveyed through the patterns of rhythm, stress and intonation. Non-verbal forms of communication are emphasised, revealing the power of the voice before and beyond words.
24 maggio 2016
E prima dell'Inspiral Trio ad avvantaggiarsi dell'inquietante ambientazione della cripta della chiesa di St. Giles a Camberwell è stato Bob Drake, con un fulminante set in solo talmente evocativo e denso di presenze fantasmatiche ed extra-ordinarie da far quasi temere per la propria sorte, lì al buio... The Crumbling of the Monuments, What's Happened to your Meerkat, una sequenza centrale di una dozzina brani più svelti ad eseguirsi che ad annunciarsi, The Box in the Orchard, Everybody Wants to Meet My Raccoon, cinque o sei anticipazioni dal nuovissimo Arx Pilosa... brrr...
http://bdblog.bdrak.com
https://www.mixcloud.com/interestingalternative/2016-05-23-bob-drake-special
23 maggio 2016
La cripta della chiesa di St. Giles a Londra, nel cuore di Camberwell, adibita ormai da vent'anni a club e spazio per ritrovi e concerti, ha offerto sabato scorso un'ambientazione quanto mai appropriata al concerto dell'Inspiral Trio, ovvero Dave Sturt con Ian East e Kavus Torabi, alla ricerca di traiettorie libere al di fuori della galassia Gong in cui da tempo gravitano insieme. Durante uno dei momenti individuali, quello proposto da Kavus, sono intervenute a dar man forte due sue compagne in Knifeworld, Melanie Woods e Chlöe Herington, quest'ultima sassofonista e fagottista anche in Half The Sky.
http://www.jazzlive.co.uk
https://www.facebook.com/events/1605999946379806
22 maggio 2016
Tre intensi giorni di repliche a Londra, al CLF Theatre di Peckham, per l'atteso spettacolo di musica e teatro Here Come The Rattling Trees messo in opera dagli High Llamas, con storie dialoghi e sceneggiatura originali testati in pubblico per la prima volta un paio d'anni fa e un omonimo album disponibile da qualche mese per Drag City. Per un centinaio di spettatori per volta, fino al 25 maggio.
Here Come The Rattling Trees is an album driven by narratives, which is performed as a kind of re-shaped, Theatre blending live music and spoken work. The piece centres around Peckham-based publicist Amy who learns about the history and the gentrified development of Peckham through five of Peckham Square’s distinguished locals: a plumber, a cafe worker in her sixties, a decorator, a housewife and a health fanatic. The narrative is accompanied by instrumental passages from the album ‘Here Come the Rattling Trees’ gently carrying the audience along a journey of mixed nostalgia of Peckham past into Peckham future.
The High Llamas write and perform “inspired baroque pop from sunny California to Peckham High Street” (Mojo). The brain child of singer and guitarist Sean O’Hagan, these Peckham locals have an impressive discography stretching back to the early 90s. The Llamas combine a colourful array of electric, acoustic and synthetic instruments coupled with O’Hagan’s gentled vocals, a sound that has been honed to perfection over their various releases and one that are deployed incredibly effectively in this production - providing an incisive and sympathetic look at the small wonders of everyday life.
http://www.highllamas.com
http://www.clfartcafe.org
https://www.facebook.com/High-Llamas-99951660585
21 maggio 2016
Giunge al terzo numero l'irregolare fanzine svedese d'arte varia Timglaset, stavolta prendendo a tema il nonsense più paradossale e fantastico, intendendolo propriamente come sesto senso. Impressionante la molteplicità delle fonti di ispirazione: Erik Satie e Hugo Ball, Bruno Dumont e Peter Greenaway, Fluxus e surrealismo, la gag dello specchio da La guerra lampo dei Fratelli Marx e il Catalogo di oggetti introvabili di Jacques Carelman, poesie, animazioni e collage di disparata natura, e per la musica Ivor Cutler (Lemon Flower), ZNR (Garden Party) e Soft Machine (A Concise British Alphabet). La tiratura è di sole cento copie: http://www.timglaset.com
Dei materiali prodotti per il precedente numero si è nel frattempo reso disponibile presso Vimeo il ricercato video Det andra Malmö, una lettura della città di Malmö in base ai principi della psico-geografia compiuta con immagini e musiche dei favolosi Testbild!
"Timglaset is a bilingual, thematic fanzine. We like to think of Swedish and English as our languages. During its lifespan it may touch upon subjects like artful utopians, the re-invention of abstraction, the psychogeography of imaginary cities, space folklore, unearthly gardens, angry old men and cryptic cartography. On the other hand it may not. Timglaset turns every now and then."
https://www.facebook.com/timglaset
20 maggio 2016
E' arrivato alfine il sospirato giorno del debutto londinese dello spettacolo di Mike e Kate Westbrook A Bigger Show, con una scalpitante Uncommon Orchestra in formazione completa - ventidue elementi, tra cui per l'occasione anche Pete Whyman - cui il sobrio palco del Kings Place rischia perfino di andare un po' stretto. Si inizia alle 20.00. There are physical bodies and lovers galore, friends!
"Once again the Westbrooks’ vision of modern life finds powerful expression in a work featuring rousing and often turbulent ensemble work with instrumental solos of real substance from such familiar figures as Alan Wakeman on soprano and tenor saxophones and Dave Holdsworth on pocket trumpet and Sousaphone, and newer names like the altoist Roz Harding, the trumpeter Sam Massey and the tenorist Gary Bayley. As has been the case with Mike Westbrook since the beginning of his career, the improvisations emerge from the arrangements in an organic and dramatically satisfying way — the work of composer who has paid close (but never imitative) attention to the lessons handed out by Ellington, Mingus and Gil Evans.
The tone is variously raucous and tender, celebratory and scathing. Kate Westbrook’s lyrics, sung by herself, Martine Waltier and Billy Bottle, are etched in acid (particularly in a song satirising the social media). Human nature and human behaviour, they suggest, are little altered since the days of Blake and Hogarth: in an era when the gap between affluence and poverty is widening rapidly, only the superficial symptoms of excess and deprivation differ.
All this is achieved with a courage, a vigour and a generosity of spirit always characteristic of Mike Westbrook’s work. A Bigger Show is ambitious, thought-provoking, and exhilarating; when it ends, you feel as though you’ve been on a journey. Perhaps one day his extended pieces will be acclaimed as belonging among the most acutely relevant cultural artefacts of our time. Until then, here’s a new one to treasure." (Richard Williams)
http://www.londonjazznews.com/2016/05/preview-celebrating-mike-westbrooks.html
https://www.facebook.com/events/577602222402771
http://tinyurl.com/hgp2owf
19 maggio 2016
Una piccola delegazione della Uncommon Orchestra di Mike Westbrook partecipa oggi - alle 16.30, ora locale - al programma radiofonico In Tune di Radio 3 della BBC per presentare dal vivo qualche passaggio dello spettacolo che non ha mai fine: A Bigger Show.
Ha scritto Andy Robson, per Jazzwise: "It shouldn't be allowed. At an age when they should be revelling in their freedom passes, the Westbrooks refuse to compromise with the Furies and instead, like all great artists, they grasp life and dare to reflect it back to us in all its tainted glory. A Bigger Show is a sprawling big band project featuring three very different vocalists and a roaring chorus of brass. Building on the premise that life is a circus, with the Internet offering all the treats and tricks of the fairground, the Westbrooks, as they have done for for decades, have brought together voices from the local community, long time pals, theatre, cabaret and Mingus-scaled arrangements to enchant, thrill, scare, baffle and boggle us. The whole drives on, mixing ascerbic intellect with unfettered emotions, notably on the blues-soaked dynamics of Gas, Dust, Stone. A pledge to life, love and the future. The show must go on, bigger, better, forever."
http://www.westbrookjazz.co.uk
http://www.bbc.co.uk/programmes/b07b2hjy
18 maggio 2016
Bob Drake è a Londra questo fine settimana per due concerti in solo, presso The Cambria il 20 maggio, con Kathy Hulme e Sean O'Hagan, e presso The Crypt il 21, con l'Inspiral Trio di Ian East, Dave Sturt e Kavus Torabi. C'è anche un suo nuovo album (Arx Pilosa) pronto ad uscire in estate, accompagnato da speciali stampe d'arte nell'edizione attualmente in sottoscrizione da ReR.
http://bdblog.bdrak.com
https://clubintegral.wordpress.com/events
http://www.jazzlive.co.uk
17 maggio 2016
Molte le proposte nel mini-aggiornamento datato maggio 2016 del catalogo ReR, tra titoli in sottoscrizione, novità dell'ultima ora e recupero di rarità del passato: Bob Drake e Steve MacLean in primo piano, produzioni recenti di Boris Kovac, The Necks, Fred Frith, Tim Hodgkinson, Allen Ravenstine, Falter Bramnk, Alan Jenkins, un inedito Urban Sax, e poi Lol Coxhill, Lars Hollmer, Faust, Etron Fou Leloublan, Christian Marclay, Xenakis e Dumitrescu.
http://tinyurl.com/ohuo45k
16 maggio 2016
Compie oggi cinquant'anni uno degli album davvero epocali nella storia del pop, Pet Sounds dei Beach Boys, frutto dell'inarrivabile genio di Brian Wilson in un anno perfino per lui irripetibile, il 1966, nel quale diede al mondo anche Good Vibrations (tenendo però per sé, e drammaticamente, Smile).
Come già in occasione di precedenti anniversari - in particolare per il trentennale, con il magnifico box The Pet Sounds Sessions - sono previste riedizioni discografiche commemorative e speciali in vari formati ed estensioni. E c'è anche un lungo tour di concerti, iniziato ieri nel Regno Unito, dove sentire l'opera eseguita integralmente per l'ultima volta.
Recorded and released in 1966, not long after the sunny, textural experiments of California Girls, Pet Sounds, aside from its importance as Brian Wilson's evolutionary compositional masterpiece, was the first rock record that can be considered a "concept album"; from first cut to last we were treated to an intense, linear personal vision of the vagaries of a love affair and the painful, introverted anxieties that are the wrenching precipitates of the unstable chemistry of any love relationship. This trenchant cycle of love songs has the emotional impact of a shatteringly evocative novel, and by God if this little record didn't change only the course of popular music, but the course of a few lives in the bargain. It sure as hell changed its creator, Brian, who by 1966 had been cruising along at the forefront of American popular music for four years, doling out a constant river of hit songs and producing that tough yet mellifluous sound that was the only intelligent innovation in pop music between Chuck Berry and the Beatles.
15 maggio 2016
La speciale puntata di Battiti della scorsa settimana dedicata a David Thomas e Pere Ubu - con intervista - è archiviata come podcast al sito di Radio3.
David Thomas is a writer, singer, songwriter, actor, producer and director within the self-proclaimed genre of the Avant-Garage. Founder of two legendary bands, Rocket From The Tombs and Pere Ubu, and a multitude of musical collaborations, including David Thomas and two pale boys, Thomas is credited with rewriting the rules of both popular and experimental music since 1975. He is a musician's musician.
14 maggio 2016
E una presentazione di Achilli del libro di O'Dair su Wyatt è in programma oggi a Fasano (Br) alle ore 20.00 presso il Teatro Comunale Sociale, in apertura del Fasano Jazz 2016. Poco dopo, alle 21.00, c'è John Greaves con il suo magnifico recital in solo.
http://www.fasanojazz.it
http://johngreaves.org.uk
13 maggio 2016
Chi si è perso finora le presentazioni di Alessandro Achilli della biografia di Robert Wyatt Different Every Time - una di queste si è tenuta di recente alla libreria piccoloblu di Rovereto (Tn) - può intanto avvicinarvisi leggendo in http://jamtv.it/primo-piano/different-every-time-la-biografia-autorizzata-di-robert-wyatt
12 maggio 2016
Cade più o meno in queste settimane il quarantesimo anniversario della pubblicazione dell'album di Michael Mantler The Hapless Child (And Other Inscrutable Stories), indimenticabile produzione Watt con protagonisti Robert Wyatt, Carla Bley, Steve Swallow, Jack DeJohnette e Terje Rypdal - ma anche Nick Mason, Albert Caulder e Alfreda Benge - alle prese con le perfidissime storie scritte e illustrate da Edward Gorey. L'album è da sempre piuttosto introvabile, anche nella versione in cd, ma la ricerca val bene la pena. Come venire a capo altrimenti di quel che accadde a Sofia Carlotta e alla sua Ortensia?
www.mantlermusic.com/Records/Rec_comp/Rec_comp_sgles/hapless.htm
11 maggio 2016
Una gran festa esclusiva in suo onore oggi a New York, due serie di concerti in Europa - tra cui l'Italia - al via tra poche settimane, e un album fresco fresco di stampa per l'Ecm, Andando el tiempo: è il compleanno a cifra tonda di Carla Bley. Yeee!
http://www.wattxtrawatt.com
https://www.ecmrecords.com/catalogue/1461050419
10 maggio 2016
09 maggio 2016
Approda anche al Cafe Oto londinese il progetto Nimmersatt di Daan Vandewalle, John Greaves e Chris Cutler che qualcuno ha visto al suo debutto l'anno scorso a Bologna. Con loro stasera c'è un quarto uomo d'eccezione: Jon Rose.
https://www.cafeoto.co.uk/events/jon-rose-chris-cutler-daan-vandewalle-john-greaves
08 maggio 2016
Si è concluso oggi a Zagabria (Croazia) il festival Showroom of Contemporary Sound, accurata indagine dentro e fuor d'accademia su nuove musiche e suono contemporaneo, giunta quest'anno alla quarta edizione con un fitto programma di concerti, conferenze e installazioni presso il ricostruito Padiglione francese del Centro Studentesco. Tra gli invitati c'erano Fred Frith, Chris Cutler, Heike Liss e Susana Santos Silva in quartetto con un set di musica e immagini in interazione, e Frith poi impegnato anche in un duo di improvvisazione con Tim Hodgkinson. Quest'ultimo ha avuto modo di inaugurare le presentazioni pubbliche del suo libro Music and the Myth of Wholeness (MIT Press, 2016), con una conversazione con Robert Barry.
The new music festival of Music Showroom promotes and presents musical exploration, development of technology and creating new DIY instruments and software, it is open to young people and it gives space for experimenting, while not dividing musicians and composers to academically educated and those educated outside the institutions, but promotes a dialogue between them, mutual collaboration and exchange of knowledge and ideas. It is precisely the openness of the concept that enables the festival programme to change and redesign itself, following the contemporary music production and shifting its focus in the direction of new tendencies.
http://izlog.sczg.hr/index.php/2016/04/25/chris-cutler-fred-frith-tim-hodgkinson-heike-liss-susana-santos-silva/?lang=en
07 maggio 2016
E lungo itinerari convergenti (anche) a quelli indicati dal compianto Daevid Allen si muove il caleidoscopico Bottled Out of Eden, terzo capitolo Knifeworld: Kavus Torabi con Melanie Woods, Emmett Elvin, Chloe Herington, Charlie Cawood, Oliver Sellwood, Ben Woollacott e Josh Perl. Con lo zampino di Bob Drake.
Scrive Dom Lawson sul Guardian: "Knifeworld’s third album takes in blissful krautrock sermonising (High/Aflame), snappy art rock (The Germ Inside) and mutant jazz-rock grooves (I Am Lost) – and that’s just the first three songs. Students of this stuff will spot shades of Gong, Henry Cow, XTC and Shudder to Think lurking amid the angular rhythmic twists and elegantly perverse arrangements, but frontman and ex-Cardiac Kavus Torabi’s greatest skill is his ability to cram incisive but wonderfully alien melodies into every misshapen sonic nook. This is a big, vivid, lysergic joy."
http://www.knifeworld.co.uk
https://www.facebook.com/knifeworld
http://bdblog.bdrak.com/b-o-o-e-i-n-a
http://www.theguardian.com/music/2016/apr/28/knifeworld-bottled-out-of-eden-review-elegantly-perverse-psychedelia
http://www.bbc.co.uk/programmes/b078jnrd
06 maggio 2016
Alejandro Leonelli di Gogogoch raduna una flottiglia di Pot Head Pixies argentini d.o.c. per veleggiare alla loro testa verso l'Isola di Ognidove. L'itinerario ovviamente è quello indicato da Daevid Allen, e percorrerlo è anche un modo per rendergli affettuoso omaggio: De Argentina (con amor PHP) a Daevid Allen, via Bandcamp.
Luego de leer la carta de despedida de Daevid Allen, me propuse llevar a cabo un tributo argentino para hacerle saber que su musica habia llegado a todos los rincones del mundo, incluido el sur de America. La unica consigna para participar era ser un verdadero PHP (Pot Head Pixie) y se podia grabar un tema de o para Daevid. A un año de la partida de nuestro heroe Zero, de nuestro querido Divided Alien, de Bert, aqui nuestro humilde tributo. Quizá aún queden temas por sumar...
http://argentinasintonizaradiognomo.bandcamp.com/releases
http://www.gogogoch.com.ar
https://www.facebook.com/Gogogoch
05 maggio 2016
Esce per Music Unit, ma lo accoglie in catalogo anche Seventh Records, un bel documento in cd e dvd sulle attività del settetto elettrico Seven Indies, guidato dal chitarrista - qui anche cantante - James Mac Gaw. Le registrazioni audio e video risalgono al 2010 e vedono coinvolti anche Manuel Poletti, Jim Grandcamp, Daniel Jeand'heur, Philippe Glaize, Pierre Luzy e Philippe Bussonnet, quest'ultimo da molti anni compagno di Mac Gaw in One Shot e Magma. Tutti i ricavati da vendita e sottoscrizioni al progetto valgono ad aiutare il chitarrista nella sua difficile lotta personale contro il cancro. Someone Hears Your Prayer!
Seven independent souls - a septet of mercenaries without a map or compass, let loose in the studios of Music Unit. James Mac Gaw, guitarist for Magma, has at last succeeded in gathering his Electric Orchestra, summoned to create a new chapter and to find a voice. An in vivo creation. James - singer! – spurs on the horde in love with rock and Coltrane. Intensity and depth of sound, sophisticated darkness, de profundis lyrics (Make the previous life die): Someone Hears Your Prayer hails both the living and the dead. A paroxystic, gloomy and bright breakaway. Dam solar!
http://kosmikmu.blogspot.it/2016/03/le-disque-de-seven-indies-bientot.html
http://www.seventhrecords.com/catalogue-ex-tension-33/seven-indies-someone-hears-your-1241.html
https://www.youtube.com/watch?v=T8pEktrJnQ8
04 maggio 2016
Una malattia estremamente rara e una invece assai comune al centro di due toccanti libri autobiografici scritti in tempi più o meno recenti da Ben Watt (Patient, 1996) e Bertrand Burgalat (Diabétiquement vôtre, 2015): storie personali nel cuore della bestia.
http://www.bloomsbury.com/uk/patient-9781408846599
http://calmann-levy.fr/livres/diabetiquement-votre
03 maggio 2016
Una brutta caduta e le cure necessarie alla riabilitazione della caviglia impediranno a Charles Hayward di far fronte ai numerosi impegni dei prossimi mesi, primo tra tutti il nuovo atteso concerto di This Is Not This Heat previsto per il 17 giugno al Barbican di Londra. Concerto non cancellato, ma rinviato al 4 marzo del 2017, stesso posto, stessa ora (e stesso biglietto, per chi già lo aveva prenotato).
This Is Not This Heat’s Barbican Hall date – scheduled for Friday 17 June – has unfortunately had to be postponed. Drummer Charles Hayward recently sustained a serious ankle injury and has received medical advice that a lengthy recovery period is required. The new Barbican Hall concert date – featuring the same line-up – has been confirmed for Saturday 4 March 2017.
Charles Hayward stated: ‘we want to play the music but I took a fall and I’m going to need a while to recover and to get back to where I need to be to play with the strength the music needs. Lots of love from me, Charles Bullen and all the players in This Is Not This Heat. We will see you again in a while.’
On the 13 February 1976, experimental rock band This Heat played its first show. Now, 40 years later, founding members Charles Bullen and Charles Hayward reunite, joined by a host of special guests, to perform new interpretations of their music.
Arguably the most inventive band to emerge from the UK’s fruitful DIY scene in the 70s, This Heat’s career may have been short-lived, but its legacy continues to grow in stature and relevance. Still sounding as wild and original as when it was written, their music has as much in common with modern composers like John Cage as their art-rock contemporaries Gang of Four and The Pop Group.
Matching jagged post-punk guitar sounds with hard rhythms, dub production techniques and tape loops, here the band’s twisting, freeform songs are fully realised live, with guests including Alexis Taylor (Hot Chip), James Sedwards and Thurston Moore adding new textures to their expansive sound.
http://www.barbican.org.uk/music/event-detail.asp?id=19383
https://www.facebook.com/events/1503658156610286
02 maggio 2016
Domino Records rimette in circolazione un paio di album di Robert Wyatt, Shleep e Comicopera, nello stesso speciale formato in doppio vinile - con brani e altro in più rispetto alle edizioni standard - in cui li pubblicò rispettivamente nel 2007 e 2008. Sono ristampe a tiratura limitata, che si possono richiedere in anticipo tramite Burning Shed.
Double 180g vinyl editions with download cards. Shleep contains 8 bonus tracks, while Comicopera features a fourth side etching. These are limited edition 2016 re-presses of Domino Records 2007 and 2008 editions. Robert Wyatt's seventh and ninth studio albums from 1997 and 2007 respectively, the albums feature guest appearances by Brian Eno, Phil Manzanera, Philip Catherine, Dave Sinclair and others. Shleep was seen as something of a return to the charming experiments of Wyatt's best 1970s work, while Comicopera was voted the 'album of 2007' by Wire magazine.
https://www.burningshed.com/store/canterburyscene/product/104/7513
https://www.burningshed.com/store/canterburyscene/product/104/7514
01 maggio 2016
Sarà presto la volta di Fifth e Sixth, intanto sono pronte le lussuose ristampe di Third e Fourth dei Soft Machine prodotte dall'olandese Music On Vinyl. Le prime mille copie sono numerate e in vinile trasparente.
http://www.musiconvinyl.com/catalog/soft-machine/third
http://www.musiconvinyl.com/catalog/soft-machine/fourth