Louis Moholo è a Torino questo pomeriggio per celebrare il ricordo dei Blue Notes: con lui Henry Lowther, Jason Yarde, Ntshuks Bonga, Alan Tomlinson, Alexander Hawkins e John Edwards. Al concerto sarà presente anche Hazel Miller, fondatrice e anima pulsante dell’etichetta Ogun fondata insieme a suo marito, il bassista Harry Miller. Alle ore 18:00 al Conservatorio Giuseppe Verdi.
Louis Moholo, nato a Cape Town nel 1940, è uno tra i più significativi artisti sudafricani. Membro fondatore dei Blue Notes, successivamente componente dell’orchestra Brotherhood of Breath (guidata da Chris McGregor, era una compagine costituita da musicisti sudafricani e dai principali musicisti della scena free jazz inglese) è stato anche tra i fondatori di gruppi come Viva La Black e della Dedication Orchestra. Moholo ha inoltre collaborato con artisti di rilievo come Derek Bailey, Steve Lacy, Evan Parker, Enrico Rava, Roswell Rudd, Irene Schweizer, Cecil Taylor, John Tchicai, Keith Tippett.
Il leggendario gruppo dei Blue Notes, capitanato dal compianto trombettista Mongezi Feza portò il jazz sudafricano alla ribalta negli anni Sessanta, con i suoi migliori rappresentanti, come Dudu Pukwana, Johnny Dyani, il pianista e bandleader Chris McGregor, il batterista Louis Moholo; tutti fuggiti dal loro paese negli anni duri dell’apartheid per approdare in Inghilterra, dove arricchirono la scena musicale locale, con il loro nuovo, fresco modo di intendere il jazz. A distanza di quasi un cinquantennio, proprio Louis Moholo, l’unico sopravvissuto di quella straordinaria stagione creativa, rende omaggio a quegli artisti che seppero creare un linguaggio originale e trascinante, fondendo la tradizione sudafricana con l’arte musicale afroamericana. Per far questo Moholo dirige un gruppo di grandi solisti della scena britannica, figli della grande stagione fiorita grazie ai Blue Notes.
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